Video. Battaglia contro il fumo: dal 2 febbraio immagini crude sui pacchetti e multe salate


Lo scorso ottobre è stata presentata al Consiglio dei Ministri il nuovo decreto legislativo, approvato dal Ministero per la Salute, sulle nuove leggi anti-fumo, le quali ci allineeranno alle relative direttive europee; a 12 anni fa risalgono le leggi italiane circa il fumo proibito nei locali chiusi, nei luoghi pubblici e sul posto di lavoro: da allora, il calo dei fumatori è stato circa del 25%, tuttavia con netto aumento delle donne che hanno abbracciato il vizioPreviste infine multe salatissime (fino a 5mila euro) per chi violerà le nuove norme. Le nuove disposizioni entreranno in vigore dal prossimo 2 febbraio.

Le nuove leggi contro il fumo prevederanno:

  • il divieto di fumo in macchina privata, se presenti minori o donne incinte;
  • la vendita di pacchetti di sigarette, esclusivamente da 20 e non più da 10, solo a maggiorenni, con il ritiro della licenza di vendita, nel caso quest’ultima si effettuasse a minori per due più volte;
  • il divieto di fumo in prossimità di ospedali pubblici;

Inoltre, le iniziative istituzionali riguarderanno sia le nuove immagini che appariranno sui pacchetti di sigarette, sia gli spot pubblicitari televisivi: per quanto riguarda le immagini che avremo sotto gli occhi esse illustreranno malati oncologici, denti corrosi, trachee bucate ed altre conseguenze raccapriccianti; mentre, per lo spot si è scelta una via diversa e lontana da quella europea. Mentre, infatti, gli altri paesi della comunità hanno adoperato spot narrativamente angoscianti e sentimentali, il Ministero italiano ha scelto una via leggera ed ironica, come spiega il Ministro Lorenzin, su Il Fatto Quotidiano:“E’ una scelta in contrasto con il messaggio che si sta dando in questo momento nella maggior parte dei Paesi europei che sul fumo hanno fatto spot molto aggressivi. Noi abbiamo preso una strada diversa, uno stile di comunicazione delicato, ironico ma al tempo stesso forte. Ma credo sia un buon modo di far arrivare l’informazione”.

Le opinioni della principale stampa italiana, in merito a tale scelta, sono contrastanti: l’intervento di Feltri su Il Giornale, infatti, è stato negativo “Il fumatore è un prezioso cliente di un’azienda pubblica nonché contribuente speciale dell’Erario. Eppure a titolo di ringraziamento, il governo di cui la Lorenzin è membro gli da dello scemo”.

Si inaspriscono le sanzioni anche per la vendita ai minori di sigarette, da 500 a 3mila euro, ma anche la sospensione per quindici giorni della licenza all’esercizio dell’attività fino alla chiusura della licenza. Oltre alle immagini crude che saranno esposte sui pacchetti, già introdotte in altri paesi (l’Australia è fra le nazioni in prima linea sul fronte della battaglia contro il fumo), ci saranno anche informazioni a sostegno di chi vuole smettere, come l’indicazione di un “n.verde 800.554.088 per smettere di fumare”.

Senza dubbio, esiste un’ ipocrisia statale a riguardo, delle più sconcertanti, ma è doveroso dire, che a prescindere dalle attività istituzionali che se ne occupano, è fondamentale informare le nuove generazioni sui danni procurati dal fumo e sulle probabili morti che avvengono in suo nome. E questo, oltre lo Stato, ipocrita che sia, deve avvenire in Casa e nelle scuole, come ogni insegnamento funzionale all’evoluzione.


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