CLASSIFICA/Le migliori università d’Europa: la Federico II in fondo alla graduatoria!


L’Italia non vuole che i giovani del suo Paese studino, fu questa la denuncia di una giovane laureata napoletana sulle nostre pagine. E se di anno in anno i finanziamenti in materia di ricerca e formazione vengono continuamente tagliati, forse ne abbiamo una conferma.

Questo stato di cose sta generando un numero spropositato di laureati in cerca di occupazione, disposti anche ad accontentarsi di svolgere mansioni diverse rispetto al percorso di studi ed essere sottopagati, vivendo l’inquietudine di aver sprecato tempo utile sui libri.

Malgrado le irrisorie risorse, le università italiane si danno da fare. Dagli atenei della nostra penisola escono cervelli che spesso all’estero trovano la loro reale dimensione, perché questa Italia non è più la terra delle opportunità.

Anche a Napoli, dalla Federico II all’Orientale, possiamo certamente vantare una formazione brillante ma sempre limitata dall’inesistenza di strutture e di percorsi capaci di tradurre lo studio in formazione e poi lavoro.

Il problema è certificato da un autorevole quotidiano specializzato, il Times High Education, che recentemente ha stilato la classifica delle migliori 200 università d’Europa. Gli elementi tenuti in considerazione dal giornale sono numerici: il rapporto del numero di docenti e studenti, livelli di ricerca e formazione, creazione di spin off  e reputazione sui media.

Le prime tre in graduatoria sono inglesi: Oxford, Cambridge e l’Imperial College di Londra. L’Italia è presente con 19 atenei, ma con solo due nelle prime 100 posizioni: la Scuola Superiore di Pisa (50esima) e la Scuola Superiore Sant’Anna. Per scovare le altre dobbiamo scendere di molto: la Federico II si piazza tra il 160esimo e il 170esimo, l’unica napoletana.


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