Terrorista algerino arrestato a Bellizzi: incastrato da un selfie


Viveva a Salerno l’algerino arrestato con l’accusa di terrorismo e, precisamente a Montecorvino Pugliano, assieme alla moglie, presso l’abitazione di un amico marocchino. Si tratta di Ouali Eddine, scoperto dagli agenti grazie a un selfie con la moglie, salvato sul computer che è stato trovato nell’appartamento perquisito. Appartamento che si è rivelato la base logistica di un’attività di contraffazione di documenti falsi.

La storia inizia in Belgio, come spiega Il Mattino, grazie ad un documento della Sectie Zware crim: gli agenti belgi, essendo venuti a sapere di una base per la produzione di documenti falsi, hanno iniziato delle indagini approfondite, tramite intercettazioni, arrivando al nome di  Khalid Ledjeradi. Quest’ultimo nel 2015 è stato, inoltre accusato di essere il capo di un’organizzazione criminale che comprendeva anche il traffico di vite umane.

Tuttavia, Ledjeradi non era in prima persona il fabbricatore di documenti falsi. Gli inquirenti ipotizzarono, infatti, che il compito fosse affidato a terzi. Le ipotesi e gli approfondimenti portarono ad un indirizzo:  32 della rue Gustave Defnet di Saint Gillet. Questa era la dimora del falso, la base operativa. Durante la perquisizione, infatti, sono stati rinvenuti due pc, una stampante per carte d’identità, tessere sanitarie e patenti di guida belghe. 

Tuttavia, nessuna traccia dei falsari. Ma all’interno dei rulli delle stampanti, sono stati ritrovati i negativi delle carte d’identità dei tre terroristi dei fatti di Parigi: Salah Abdeslam, Samir Bouzid e Kayal Soufiane.

Oltre a questo, all’interno di uno dei computer sono stati ritrovati il passaporto e i conti bancari di Ouali Eddine (il nostro algerino), in aggiunta un selfie dell’uomo in compagnia della moglie.

Gli agenti si sono precipitati nell’abitazione belga dei due, che, tuttavia, era vuota. Un amico della coppia, ha confermato che l’uomo, una sorta di genio informatico, era arrivato in Belgio nel 2014, privo di lavoro, per la produzione del falso.

Poi la dichiarazione di un vicino, il quale afferma che i due sarebbero ritornati a Dubai, dove vivevano in precedenza. Ma non era così. La coppia si era trasferita a Montecorvino Pugliano, con un permesso di soggiorno temporaneo ricevuto grazie allo stato gravido della donna. Proprio la richiesta del permesso di soggiorno ha fatto scattare poi le indagini che hanno portato all’arresto dell’uomo, davanti alla Chiesa di San Giorgio di Bellizzi (SA). Il primo Aprile l’udienza per l’estradizione in Belgio.


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