Commissario antiracket: “Nord più omertoso del Sud, anzi gli stessi imprenditori …”

Santi Giuffrè


Palermo – Siamo ormai abituati a sentire i media nazionali definire il popolo meridionale omertoso, incapace di reagire ad un sistema di criminalità organizzata imperante o, addirittura, geneticamente predisposto ad accoglierlo e conviverci, definizione lombrosiana, ma, ancora oggi tirata in ballo. Per la maggior parte d’Italia la mafia esiste perchè la nostra terra l’accetta e non fa nulla per ribellarsi, crede beatamente che la criminalità sia sigillata al Sud, ignorando quanto il loro “civilizzato” Nord sia corrotto e sporco di sangue.

E’ quanto si evince dalle dichiarazioni di Santi Giuffrè, Commissario Nazionale Antiracket, durante la presentazione dei dati ufficiali dello Sportello di Solidarietà per le vittime del racket, a Palermo, riportate dal “Fatto Quotidiano”: “Bisogna abbattere un tabù: non è vero che c’è omertà al Sud e non al Nord. Credo, invece, che questo rapporto vado quanto meno stabilizzato e messo alla pari, per un motivo: al Sud è la mafia che va dall’imprenditore, al Nord, invece, è lo stesso imprenditore che cerca il mafioso per ottenere dei servizi e quindi si crea un rapporto che è più difficile da rompere”.

Una realtà che ben conosciamo. Se la criminalità organizzata ha assunto così tanto potere, al punto di diventare l’anti-Stato per eccellenza, è proprio grazie all’arricchimento indebito di industrie ed imprenditori del Nord Italia, a scapito del sangue dei meridionali. “C’è anche un altro elemento – ha continuato il commissario Antiracket – che porta a considerare il Sud meno omertoso: la consapevolezza di uno Stato che sa dare ristoro e servizi, ma anche, aiuti economici agli imprenditori per farli ripartire”. Anche se, stando ai dati riportati, sembrerebbe, effettivamente, che la maggior parte dei sussidi dello Sportello di Solidarietà sia stata elargita ad imprenditori del Sud la verità potrebbe essere un’altra. Semplicemente, qui al Sud vediamo la realtà per quanto è sporca, riusciamo a riconoscere il male perchè lo viviamo quotidianamente e, di conseguenza, reagiamo per disperazione e per effettiva presa di coscienza. Invece, al Nord, si vive nell’illusione di legalità, nella convinzione che il male è altrove. Come declama un noto proverbio: “Quando il dito indica la Luna, lo stolto guarda il dito”.


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