L’allarme kamikaze sulle spiagge: è una bufala. La Campania denuncia Bild


 

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Napoli – In questi giorni si è diffusa a macchia d’olio l’indiscrezione di un giornale tedesco, il Bild, su un nuovo allarme terrorismo. Adducendo di aver ricevuto l’indiscrezione dai servizi segreti italiani l’articolo in questione annunciava il rischio di possibili attentati di alcuni kamikaze sulle spiagge italiane e spagnole, specialmente nelle regioni più a sud. Cariche di dinamite, cinturoni esplosivi sarebbero già stati pronti ad essere utilizzati da attentatori travestiti da venditori abusivi. Fortunatamente si tratta di una bufala, un falso allarme divulgato solo per diffondere paura ed attirare lettori. La Campania ha già denunciato il Bild dopo la smentita delle forze dell’ordine, mentre il Sindacato balneari ha dichiarato: “Abbiamo fiducia nelle forze dell’ordine e l’indiscrezione tedesca è stata già smentita”. 

“Lanciare allarmi infondati nel periodo in cui si programmano le vacanze è da irresponsabili e quindi ho deciso di denunciare Bild, il giornale tedesco che ha riportato la notizia, priva di alcun fondamento, che i terroristi dell’Isis sarebbero pronti a colpire sulle spiagge italiane travestendosi da venditori ambulanti – Lo ha detto il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, per il quale – la Campania, da sempre meta scelta da tanti turisti stranieri, è una delle regioni che potrebbero risentire maggiormente del calo dovuto a voci del genere che creano tensioni e potrebbero spingere verso altre mete”. 

“La notizia sta circolando già da qualche giorno, grazie soprattutto ai siti acchiappaclick, quei siti che pubblicano notizie, spesso false, con il solo obiettivo di spingere chi naviga a visitarlo per poter guadagnare visite e quindi percentuali sulle pubblicità – ha aggiunto Borrelli per il quale – articoli come quello di Bild sono contrari alla deontologia professionale che impone la verifica delle fonti e di evitare inutili allarmismi che, oltre a creare tensioni, procurano danni gravissimi a un’economia importante quale è quella del turismo balneare che, in Italia, occupa migliaia di persone e produce un fatturato vicino ai 40 miliardi di €uro”. 

“I giornalisti di Bild, tra l’altro, non sono mai teneri con l’Italia spesso presa di mira come avvenne, per esempio, alla vigilia della della semifinale Germania-Italia al Campionato mondiale di calcio 2006 quando il popolo italiano fu definito mangiaspaghetti, sull’onda del settimanale Der Spiegel che aveva definito gli italiani dei parassiti” ha concluso Borrelli invitando tutti i Sindaci dei comuni che si affacciano sul mare a denunciare il quotidiano tedesco chiedendo un risarcimento danni per poi usare quei soldi per migliorare l’offerta turistica delle loro città.


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