Ospedale San Giovanni Bosco, non ci sono posti: pazienti trasferiti nelle sale operatorie


L’emergenza sanità in Campania continua a diffondersi a macchia d’olio. È il turno dell’ospedale San Giovanni Bosco, costretto ad alzare bandiera bianca. Il problema, anche in questo caso, è “il tutto esaurito”. La rianimazione è al completo. I malati, anche quelli in rischio di vita, sono trasferiti nelle sale operatorie di cui è dotato il complesso.

Una soluzione estrema che dà origine a un effetto domino devastante: le operazioni, infatti, sono spesso messe in stand-by, anche quelle urgenti. Anche stamattina, scrive La Repubblica, due pazienti affetti da tumore alla laringe hanno visto procrastinare a data da destinarsi i propri interventi.

Questa situazione si verifica a fasi alterne ma stenta a trovare una soluzione di continuità.Prima le operazioni si facevano cinque giorni a settimana spiega Paolo Fierro, in forza all’Otorinolaringoiatria del San Giovanni – la nostra è stata riconosciuta, in Campania, come primo centro per il trattamento dei tumori maligni della laringe“.

Ma i dati sono preoccupanti. Nell’ultimo report sulla “Mortalità evitabile”, si legge che la Campania è penultima, solo dopo la Sardegna. La crisi, però, spiega Guido Ruggiero, attuale primario di Rianimazione, è iniziata già da tempo: “È da un paio di anni che facciamo salti mortali per permettere il massimo dell’operatività. Purtroppo però ci scontriamo quotidianamente con enormi difficoltà, sia per mancanza di personale che di disponibilità di camere operatorie. In questa situazione dobbiamo scegliere il male minore: bloccare la routine o non affrontare l’emergenza. Ovviamente prediligiamo il primo”.


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