Napoli. Scuole aperte in estate: poche adesioni. La camorra è forte ma non si batte così


4 milioni di euro stanziati alla città di Napoli per mantenere le scuole aperte durante i mesi estivi, comprese le domeniche. Il progetto del Governo nel quale sono state inserite anche le città di Milano, Palermo e Roma non sembra riscuotere successo.

L’edizione odierna de Il Mattino riporta dei dati: su 275 istituti, solo 148 hanno fatto richiesta di partecipazione al progetto e in alcuni casi i corsi pomeridiani vedono la presenza di pochissimi bambini.

L’azione messa in campo dal governo italiano è quella solita di tipo emergenziale. Va sicuramente bene tenere per qualche ora lontani i i ragazzi dalle strade soprattutto nelle zone più a rischio, ma non è questa la via per poter realmente combattere il fenomeno della camorra.

Qual è la prospettiva di vita che si consegna a quei bambini durante le ore che passeranno a scuola? Le famiglie disagiate di questi ragazzi proseguiranno a vivere in uno stato di semi-povertà?  Non sarà mandando l’esercito per le strade o aprendo i cancelli delle scuole a modificare lo status quo, non è questa la strategia migliore per distruggere la criminalità. Sono soluzioni di emergenza, in grado forse di tamponare ma non di ostacolare le azioni e l’arruolamento della camorra.

La camorra e le altre mafie non sono invincibili. La loro proliferazione si deve ai rapporti innescati con le classe dirigenti. Non possiedono un grande consenso popolare, non godono di una potenza militare, quindi in teoria possono essere sconfitte. La forza storica della camorra e delle altre criminalità organizzate in Italia, risiede nelle relazioni innescate con chi detiene il potere.

E’ necessario rompere le catene di queste relazioni e integrare le classi sociali più disagiate e a rischio, quelle che trovano nella camorra un sostegno, un modo per campare.


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI