Mangiare e dopo 3 ore fare il bagno: vero o falso? La scienza suggerisce così


Fin da piccoli le mamme ci hanno abituato alla tipica frase da spiaggia: “Mò hai mangiato, devi aspettare 3 ore prima di farti il bagno!“.

Immancabilmente dopo pranzo vedevi tutti i bambini afflitti, seduti sotto l’ombrellone e quasi “minacciati” dalla paura di prendersi una congestione. Ma sarà vero?

La congestione, è il blocco della digestione dovuto allo sbalzo termico tra la temperatura corporea e quella dell’acqua di mare. Ma va sottolineato che analoghi rischi si possono avere anche dopo aver consumato una bibita molto fredda o nel passaggio da un ambiente caldo a uno con aria condizionata alta.

La regola delle tre ore è più una preoccupazione degli italiani, mentre in altri paesi del mondo si suggerisce di aspettare un’ora. Infatti i dati scientifici a sostegno della tesi sono pochi, tanto che la International Life Saving Federation definisce infondata la raccomandazione di evitare il bagno dopo i pasti.

Ma il fatto di dover aspettare un po’ di tempo prima di immergersi non è del tutto sbagliato se consideriamo i tempi medi di permanenza dei cibi nello stomaco: un succo di frutta ci mette una ventina di minuti per passare all’intestino, la frutta circa mezz’ora (20 minuti l’anguria, 40 le mele), la verdura cruda 30-40 minuti, quella cotta 45-50, le patate 60. I carboidrati vengono digeriti nel giro di un’ora. Anche per il latte scremato e per i formaggi freschi basta un’ora circa, mentre per quelli stagionati ce ne vogliono anche 4 o 5. Per il pesce, un’ora è più che sufficiente, mentre per una bistecca di manzo ne servono 3 o 4, e 5 per il maiale.

Qualche consiglio per immergersi in sicurezza:

– Entrare in acqua gradualmente. Quando la differenza tra la temperatura del corpo e quella dell’acqua è molto alta, lo shock termico può portare allo svenimento e a un potenziale annegamento.

– Solo pasti leggeri. Per evitare problemi di digestione e di affaticamento, evitare i pasti pesanti in spiaggia, in modo da poter entrare in acqua senza paure e senza aspettare ore al sole.

– Niente alcol. L’alcol andrebbe sempre evitato. I dati dicono che l’ingestione di alcol aumenta il rischio di annegamento, a causa dell’effetto negativo che le bevande alcoliche hanno su riflessi e attenzione.

– Se non ci si sente al meglio, non entrare in acqua. Uno stato psicofisico non ottimale può esporre a inutili rischi, soprattutto se le condizioni meteo non sono buone.


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