Torre del Greco. Comandante Guardia Costiera: “Mare tornato balneabile grazie anche ai cittadini”


Un biennio di intenso e duro lavoro per il comandante della Guardia Costiera di Torre del Greco, Rosario Meo. Oltre 250 attività illecite smascherate. Conseguenza di questi risultati la ritrovata balneabilità di grosse porzioni del litorale del Miglio d’Oro, da Portici a Torre del Greco.

Il 16 settembre nel cortile dei Molini Marzoli, sede della storica Capitaneria di porto, la cerimonia che celebrerà il passaggio di consegne. Meo lascerà il timone al collega Fabrizio di Maggio proveniente dalla Capitaneria di porto di Gaeta che proseguirà nel virtuoso percorso intrapreso nella lotta ad azioni proibite e in quelle di prevenzione.

La Guardia Costiera svolge compiti relativi agli usi civili e tutele del mare e del territorio di competenza. Salvaguardia delle vite umane in mare, sicurezza della navigazione e del trasporto marittimo, tutela dell’ambiente marino, dei suoi ecosistemi e l’attività di vigilanza dell’intera filiera della pesca marittima, dalla tutela delle risorse a quella del consumatore finale. A queste ultime si aggiungono le ispezioni sul naviglio nazionale mercantile, da pesca e da diporto, condotta anche sulle navi mercantili estere che scalano i porti nazionali.

“Abbiamo messo in campo un’attività massiva dal punto di vista del monitoraggio ambientale del territorio, attivando anche percorsi virtuosi con enti territoriali sia repressivi che importanti nella fase di prevenzione. Oggi il 95% delle acque del Miglio d’Oro è balneabile. In questi due anni l’attività è stata capillare – dichiara Meo –  siamo riusciti ad individuare le criticità sistemiche ambientali del litorale ricompreso tra i comuni di Portici-Ercolano-Torre del Greco, attraverso anche l’utilizzo della piattaforma operativa di telerilevamento aereo del Corpo del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera “.

Nelle parole del comandante si innerva gran parte del lavoro della Guardia Costiera che è riuscito a portare alla luce un numero impressionante di scarichi abusivi che rendevano le acque vesuviane sporche e pericolose per la salute. C’è ancora tanto da fare ma grazie alla cooperazione con le altre forze di polizia e anche con le segnalazioni dei cittadini, c’è fiducia per il futuro: “In questi due anni, con il passar del tempo le segnalazioni dei cittadini sono aumentate. Questo oltre ad essere un territorio difficile possiede anche un alto tasso di densità che aggiunge difficoltà all’azione ma insieme a tutte le altre forze dell’ordine e ad una sempre più cosciente presa d’atto degli enti di governo locali si è riuscito ad instaurare virtuose e prolifiche sinergie che hanno garantito il raggiungimento di eccezionali risultati nel contrasto dell’ecocriminalità. C’è maggiore fiducia nella gente e questo rappresenta un dato positivo, il loro aiuto è fondamentale per noi”. 

Ricchezza culturale, bellezza paesaggistica. La zona del Miglio d’Oro rappresenta un tesoro, di inestimabile valore e dalle enormi potenzialità in parte ancora inespresse, che richiede e richiederà un sempre più sinergico sforzo tra società civile, enti territoriali e la generalità dei portatori d’interesse delle numerose categorie imprenditoriali. Ma i segnali sono positivi, segno che il lavoro sta dando i suoi frutti a vantaggio di un sempre più marcato sviluppo di quelle necessarie economie di settore in grado di sostenere una domanda sempre più qualificata servizi a favore dell’utenza del mare”. 


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