San Cipriano. Cartello fuori la chiesa: “Hai la minigonna? Non sei una donna cristiana”


Verranno delle mode che saranno la rovina di molte anime“, così esordisce il cartello posto fuori una chiesa di San Cipriano d’Aversa, nel casertano.

Come riporta interno18.it, il messaggio sta suscitando molte polemiche poichè si vieta di entrare con: pantaloni stretti, minigonne, pantaloncini, abiti trasparenti e scollati. Regole che valgono in molti luoghi sacri, ma viene specificato che “Con questi abiti manchi di rispetto verso la casa di Dio. Sei responsabile delle tentazioni che provochi in chi ti guarda. Degradi te stesso, e non sei più una donna cristiana“. Secondo il cartello sarebbe la donna a provocare gli sguardi e quindi andrebbe contro le regole della cristianità.

Su questo caso è intervenuto anche il gruppo ‘Laici, libertari, anticlericali’: “La colpevolizzazione delle
donne è una tecnica giustificatoria di molti crimini a danni delle donne.
Ancora oggi la provocazione della vittima è richiamata come giustificazione o come attenuazione delle responsabilità di chi abusa, chi fa atti persecutori, di chi usa violenza. La presunzione che la donna debba essere morigerata persino nei costumi è l’eredità di una cultura ecclesiale che vede nell’uomo l’unico protagonista della vita pubblica. L’uomo capo di famiglia e l’uomo sacerdote. La causa di tanti drammi familiari – conclude – la vediamo ancora oggi nei nostri paesi, dove circola privatamente un video che ritrae una donna in intimità col proprio compagno. Il suicidio di Tiziana Cantone non ha insegnato niente“, come ha fatto sapere l’avvocato Sergio Cavaliere.


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