Giallo a Napoli: incendiata l’auto di un parroco. Possibile raid di camorra


Un’auto che brucia, un giallo ancora irrisolto, l’ombra della camorra. E’ questo, per sommi capi, il quadro della situazione a Napoli, dopo l’incendio doloso appiccato alla macchina di un parroco dell’Arenella, don Salvatore. L’episodio è avvenuto nella notte tra domenica e lunedì, e a distanza di due giorni gli inquirenti stanno ancora cercando di capirne l’origine e le cause.

Don Salvatore è un personaggio molto in vista nella Curia, dove ricopre incarichi e deleghe importanti (nel gennaio dello scorso anno è stato nominato commissario arcivescovile di ben 12 confraternite cimiteriali cittadine). Un ruolo scomodo, che attira l’attenzione di chi tenta di fare affari anche sul camposanto.

Il parroco (ufficialmente fuori città per un pellegrinaggio) sostiene di non aver ricevuto minacce, ma le indagini continuano e non tralasciano alcuna pista. Don Salvatore, comunque, è un parroco stimato e ben voluto dalla sua comunità. La ‘sua’ Chiesa, di Santa Maria della Rotonda, che si trova in via Pietro Castellino 67, offre servizi di tutti i tipi ai fedeli, fruibili anche online.

Le ipotesi formulate, scrive Il Mattino, al momento sarebbero due: vendetta personale e avvertimento mafioso. Solo le indagini faranno ulteriore luce sulla vicenda.


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