L’allarme dei biologi: “Alcune patatine sono cancerogene”. Ecco l’ingrediente a rischio



Secondo i biologi dello Studio Abr, alcune marche di patatine fritte confezionate conterrebbero sostanze cancerogene. Gli studiosi, infatti, hanno accertato la presenza di acrillamide a livelli superiori a quelli consigliati.

L’acrillamide, una sostanza che si forma ad alte temperature, durante il processo di frittura e cottura, è potenzialmente tossica e secondo alcuni cancerogena.

Lo studio è stato effettuato su 6 campioni di patatine appartenenti a 6 marchi diversi, scelti casualmente.

Dalle analisi è emerso che 3 di queste 6 marche contenevano la sostanza “incriminata”, con concentrazioni di acrillamide superiori ai valori consigliati dalle Linee guida europee dell’Efsa.

In generale, comunque, le patatine fritte non sono esattamente il cibo più salutare che ci sia: nelle “chips” confezionate, soltanto il 45% è costituito da materia prima derivata dalle patate. Il resto è composto da farine di mais, grano, riso, da grassi, da emulsionanti, sale e aromi artificiali. 

Non a caso, si parla di “cibo spazzatura”…


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