Pompei, Osanna: “Io ricattato perché apro gli scavi ai turisti. Il crollo del muro non è casuale”


Quello che sta accadendo negli ultimi giorni a Pompei ha dell’incredibile. Il secondo sito più visitato in Italia è ancora una volta croce e delizia di un Paese che proprio non ne vuole sapere di valorizzare i Beni Culturali.

E così tra assemblee sindacali, code interminabili di turisti e crolli di muri la città antica da tempo deve fare i conti con una realtà non proprio rosea ed un futuro tutto in salita. Massimo Osanna, Direttore Generale di Pompei dal 2014, si è aperto alla stampa e ha confidato una condizione inaccettabile per un paese che potrebbe e dovrebbe vivere di cultura. Uno sfogo arrivato subito dopo la denuncia ai Carabinieri da parte di alcune sigle sindacali per aver consentito l’apertura del sito nonostante l’assemblea.

Il Direttore Generale parla di vari e presunti ricatti ai suoi danni da parte di due sigle sindacali autonome. “Quando non esaudisco queste richieste che non hanno basi sindacali, loro si vendicano. La maggior parte delle volte indicono assemblee negli orari di apertura degli Scavi per bloccare l’ingresso dei turisti“, ha raccontato a Repubblica.it.

Appena arrivato, nel 2014, – continua Osanna – mi hanno dato il benvenuto convocando un’assemblea a sorpresa, quando io non ero in sede. Sono corso a Pompei, ho visto tutti i turisti fuori dai cancelli. Mi sono infuriato: ho strappato le chiavi dalla tasca del custode e ho fatto entrare le persone“. E poi un altro episodio, grave lo scorso 26 gennaio, quando decise di aprire comunque gli scavi nonostante l’assemblea sindacale dei custodi: “Alla fine alle nove ho aperto gli Scavi, avendo cura di tenere chiuse le case dei custodi che avevano aderito all’assemblea dei sindacati autonomi. Casualmente, poi, il giorno dopo… [..]“. “È crollato il muro di una domus, – ha raccontato Osanna – in una zona che non poteva essere ripresa dalle telecamere di sorveglianza, ma che i turisti potevano vedere bene perché in una zona molto centrale“.

Secondo quanto riferito da Osanna, ci sarebbe un’indagine in corso su questo episodio. Ma un nuovo attrito proprio ieri quando il Direttore ha chiesto ai sindacati autonomi di posticipare l’assemblea programmata per il 5 febbraio prossimo, giorno dell’ingresso gratuito, per evitare disagi ai turisti. I sindacati hanno spostato l’appuntamento nella mattinata del 9, quando ci sarà invece la visita dei ministri Dario Franceschini e Claudio De Vincenti per un tour negli scavi.


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