Napoli. Festa per la Madonna: inchino, dedica e applausi al figlio ucciso del boss


La religione e la devozione come appiglio per redimersi da una vita di violenza ed illegalità. E’ questo il paradosso della camorra: ammazza e poi prega. Ancora una volta l’ossimoro dell’identità mafiosa è andato in scena a Napoli, al rione Traiano, nel lunedì dell’Angelo. Durante la processione per la Madonna dell’Arco, un intero quartiere si è “inchinato” al battente che portava l’effige della Madonna.

Il problema è che sull’effige, nel lato opposto a quello della Vergine, c’era il volto sorridente di un ragazzo, Fortunato Sorianiello, detto Foffy. Fortunato è stato ucciso in un agguato di camorra 3 anni fa, mentre si trovava dal barbiere, in via Epomeo. Fortunato era figlio di un pregiudicato, Alfredo Sorianiello, soprannominato “Alfredo ‘o biondo”, ritenuto capo della camorra del rione Traiano e proprio ieri condannato a 3 anni e 5 mesi.

Nel giorno della Festa della liberazione, inoltre, sempre al Rione Traiano, un cantante neomelodico ha dato spettacolo, esibendosi in strada con la statua della Madonna e ai due lati i ritratti di ragazzi morti in agguati di camorra, uno di loro era proprio Fortunato. La gente ha applaudito alla dedica per Foffy (“voglio salutarne uno in particolare, Foffy”, ha detto il cantante), e i video apparsi sui social hanno ottenuto migliaia di visualizzazioni: oltre 4mila.

Insomma, l’Antistato è ancora la forma di “governo” prevalente in molte zone marchiate dalla camorra. Ma nel 2017 certe immagini fanno veramente rabbrividire.


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