15enne stuprata a Marechiaro: la Regione sosterrà economicamente la famiglia


Violentata prima e derisa poi, la 15enne napoletana vittima di uno stupro di gruppo avvenuto a fine giugno presso lo scoglione di Marechiaro, trova finalmente qualcuno che sta dalla sua parte. Il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, ha infatti annunciato che la Regione Campania è pronta a sostenere, anche da un punto di vista economico le spese processuali alle quali andrà incontro – dopo la scioccante denuncia dei tre molestatori – la famiglia della vittima.

Ho parlato con l’assessore Chiara Marciani e ho avuto piena disponibilità da parte sua per aiutare, anche economicamente, la ragazza che ha denunciato di essere stata violentata sugli scogli di Marechiaro, con il fondo messo a disposizione dalla Regione per le vittime di violenza di genere“.

Il denaro del fondo, però, non servirà solo a contribuire alle spese processuali, ma anche ad eventuali percorsi post trauma che la 15enne dovrà o vorrà seguire. Lo stesso assessore Marciani, infatti, sulla questione si è così pronunciata: “Siamo pronti a fare tutto quello che possiamo per sostenere questa ragazza e per evitare che alla violenza subita si aggiungano altri danni derivanti dal difficile percorso che ci si trova ad affrontare dopo eventi del genere“.

Anche perché oltre alle violenze fisiche la ragazza ha dovuto subire anche quelle verbali di una serie di persone che, attraverso Facebook, l’hanno minacciata e derisa. Un comportamento assolutamente inaccettabile, che Borrelli ha tenuto a stigmatizzare, facendo riferimento anche ad un altro caso: “E’ importante che le Istituzioni facciano sentire la loro vicinanza alle vittime di violenze, soprattutto in casi come questo dove è già partita una campagna social tesa a offendere la ragazza e a difendere i suoi aggressori. E’ questo il compito delle Istituzioni che, di certo, non devono seguire l’esempio del sindaco di Pimonte che, definendo ‘una bambinata’ uno stupro di gruppo, ha contribuito a creare quel clima ostile che ha spinto la ragazzina vittima delle violenza a scappare in Germania con la sua famiglia“.


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