Trasporti in Campania: treni vecchi e biglietti aumentati del 48%. I dati Pendolaria


Anche quest’anno è stato pubblicato il rapporto “Pendolaria 2017” di Legambiente che analizza la situazione dei trasporti ferroviari pendolari in Italia. A dicembre già è emersa una situazione non rosea per la Campania dove la Circumvesuviana si è posizionata al secondo posto come peggiore linea ferroviaria d’Italia.

Il rapporto completo sui trasporti fatto da Legambiente aggiunge altri aspetti negativi: il numero dei viaggiatori in Campania è diminuito del 40,3% dal 2011 al 2017, questo soprattutto perchè i pendolari sono stanchi di un servizio pessimo che vede pochi treni e molto vecchi.

In Campania c’è stato un taglio dei servizi del 15,1% e un aumento delle tariffe dei biglietti del 48,4%. In generale al Sud i treni sono più vecchi. Non è solo la quantità dei treni ad essere incredibilmente squilibrata, ma è
anche la qualità del servizio a non avere dati confronti. L’età media dei convogli al Sud è nettamente più
alta con 19,2 anni.

Un caso positivo è quello degli investimenti realizzati a Napoli nelle metropolitane. “Ogni giorno oltre 150.000 passeggeri prendono la Linea 1 (erano 110.000 nel 2013 prima del prolungamento fino alla Stazione Garibaldi). Sono inoltre state realizzate negli ultimi anni 35 tra stazioni nuove e riqualificate, attraverso il coinvolgimento di artisti e architetti di fama internazionale. La nuova stazione Toledo del metrò si è addirittura aggiudicata diversi riconoscimenti internazionali ed è arrivata in testa a diverse classifichesulla stazione più bella”, spiega Legambiente.

Se da un lato qualche miglioramento c’è stato con l’introduzione di nuovi treni e piani di investimenti nei trasporti, per la Campania la situazione è ancora difficile e da migliorare tantissimo.

Il rapporto completo di Legambiente.


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