Scempio alla Reggia di Caserta: emerse due reti da letto dalla Peschiera


Stamattina durante i lavori di pulizia della Peschiera Grande della Reggia di Caserta sono state trovate delle reti da letto. Un vero e proprio scempio alla bellezza del complesso vanvitelliano. È proprio il direttore Mauro Felicori ad aver postato sul suo profilo facebook la foto incriminata.

In programma questa mattina alle 10.30 è stata effettuata un’esercitazione con un battello anfibio all’interno della Peschiera Grande. L’esercitazione, coordinata dalla Regione Campania, si è svolta con l’aiuto del Comitato di coordinamento dei servizi di volontariato internazionale, che si è distinto durante gli ultimi eventi emergenziali alluvionali.

Attraverso l’uso di queste nuove tecnologie anfibie, un’imbarcazione attraverso un idrojet ha ossigenato l’acqua a beneficio della fauna acquatica. I volontari, però, oltre gli animali marini si sono trovati davanti dei rifiuti ingombranti. Hanno così provveduto alla loro rimozione.

Erano molti anni che non si svolgevano operazioni di pulizia e per questo probabilmente nessuno si era mai accorto della presenza delle reti. È un mistero, e tale rimarrà, a chi appartengano o chi le abbia messe. Sappiamo che da quando si è insediato il direttore Felicori ha portato avanti una battaglia contro chi occupava abusivamente gli alloggi della Reggia senza permesso.

Nel 2016 infatti grazie alla segnalazione del direttore, il magistrato di Santa Maria Capua Vetere ha sfrattato gli ultimi abusivi. Che siano i residui della loro vecchia presenza nella Reggia? Oppure sono state portate da fuori? Una risposta certa non c’è. Fortunatamente grazie a questi lavori di pulizia le reti ora sono state rimosse.

La grande Peschiera fu realizzata nel 1769 sotto la direzione dell’architetto Francesco Collecini su indicazioni del Vanvitelli. L’ampio specchio d’acqua lungo 270 metri, largo 105 metri e profondo 3,50 metri, progettato ”per i giochi del Re e per la pesca”, fu destinato principalmente alle esercitazioni del giovane Ferdinando IV nella “milizia navale”.

La peschiera è circondata da un parapetto intervallato da otto balconate con ringhiere in ferro. Ancora oggi sopravvive la ricchissima fauna ittica trasportata a Caserta dai laghi e fiumi limitrofi e ivi collocata nel 1770. Sull’isolotto, che si erge nel mezzo del lago artificiale, oggi ricoperto di fitta vegetazione, doveva originariamente essere edificato un padiglione progettato dal Vanvitelli, ma l’opera non fu mai realizzata.


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