Debutto da record per “Loro”, il film di Sorrentino su Silvio Berlusconi


Ha debuttato nella sale italiane, questa settimana, l’atteso film sulla vita dell’ex premier Silvio Berlusconi diretto dal regista già premio Oscar per “La grande bellezza”, Paolo Sorrentino.

I numeri dell’esordio sono davvero notevoli. Primo al box office incassando subito 250 mila euro, trattasi del più alto incasso per un primo giorno di programmazione di un film del regista napoletano; miglior media copia (532 euro). Il film è uscito in 500 copie per la Universal Pictures.

Il talento visionario è improntato a un’estetica surrealista tanto cara al regista, ancora una volta coadiuvato dalle capacità interpretative di Toni Servillo. Il sodalizio tra i due dura ormai da diciassette anni, quando uscì nelle sale “L’uomo in più” , il Jep Gambardella multiforme che stavolta distorce il suo viso nella maschera grottesca che gli consegna un ruolo tanto delicato quanto discusso. Il film non segue fedelmente l’ascesa politica dell’imprenditore lombardo, ma ne decanta in maniera voyeuristica il mondo che gli si cuce attorno.

Il focus è infatti nella premessa del film e nelle parole di Giorgio Manganelli in apertura, “Tutto è documentato, tutto è arbitrario”, ed è proprio così, in questa sorta di mondo parallelo, tra reale e favolistico, tra distorto e perverso oltre che arrivista e vacuo che si snodano le due vicende principali del film (sembra, infatti, che lo stesso Loro 1 sia a sua volta suddiviso in una duplice trama).

Dapprima è la storia di Tarantini/ Riccardo Scamarcio che a colpi di cocaina e olgettine succube del fascino di una femme fatale come Kira, una Kasia Smutniak mai così sexy, cerca di farsi largo in quel mondo dorato dello sfarzo perverso che scinde la sottile linea tra potere occulto e istituzioni. A scindere le due parti in maniera sproporzionata la scena pop e maestosa del party in piscina tra riti propiziatori danzati conditi da piogge di MDMA degne di un decamerone pasoliniano in versione rave.

La seconda parte vede in scena la vita del “presidentissimo” che si frammenta tra il logorio del suo legame matrimoniale con Veronica Lario/ Elena Sofia Ricci, evidentemente annaspato nella criticità inclinata di una vita sregolata, le tenute maestose in Sardegna, incontri segreti e l’inizio della relazione con la giovane napoletana Noemi Letizia.

Il film lascia un senso di smarrimento condito dall’ironia amara costruita su una società di mezzo alterata, depravata ed esosa, quasi una fotografia di un girone infernale dantesco celato dietro i facili sorrisi di un paese in cui imperavano il Bagaglino e le facili sgambate di soubrette in TV.

Nell’attesa di ulteriori riscontri di critica e pubblico, siamo di fronte a una pellicola che sicuramente farà fatica a suscitare indifferenza, magari anche all’estero, dove il personaggio ha sempre destato e canalizzato attenzione e curiosità. L’appuntamento è per il 10 Maggio quando nelle sale uscirà “Loro” parte seconda.


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