Dipendente denuncia il capo di Napoli Sotterranea: “Mi costringeva a toccare il suo…”


Napoli – Pochi giorni fa Napoli Sotterranea è stata colpita da un vero e proprio terremoto mediatico. Tutto è partito dalla denuncia di una giovane ex guida turistica napoletana, Grazia, che con un video pubblicato dalla pagina Facebook “Ex OPG Occupato” ha raccontato le presunte molestie subite dal suo capo, il Presidente dell’associazione Napoli Sotterranea Vincenzo Albertini.

Secondo quanto ha raccontato la giovane tutto sarebbe avvenuto il 30 gennaio del 2017: l’uomo l’avrebbe fatta entrare nel sito archeologico con una scusa, si sarebbe subito sbottonato i pantaloni e abbassato gli slip iniziando a baciarla sul collo, poi l’avrebbe costretta a toccargli i genitali dicendole frasi oscene e chiedendole altro.

Dopo una settimana di confusione, in cui il capo le aveva intimato di andare avanti e non pensare più all’accaduto, Grazia ha deciso di denunciare tutto alle autorità, perdendo, di conseguenza, il posto di lavoro. Lunedì 25 giugno, dopo più di un anno dall’accaduto, si sarebbe dovuta svolgere l’udienza preliminare, ma è stata rinviata al 3 luglio a causa dello sciopero degli avvocati penalisti.

Il Pubblico Ministero chiederà il rinvio a giudizio per Albertini che, tramite il suo avvocato, si dichiara innocente e completamente estraneo ai fatti. Intanto fuori al Tribunale di Napoli si è tenuto un sit-in per dare sostegno a Grazia e dire basta alle molestie sul lavoro.

Il caso ha suscitato anche l’interesse dei media nazionali. Grazia, il giorno dell’udienza, è stata intervistata dalle telecamere del TG3: “E’ stato difficile, soprattutto per aver perso il posto di lavoro, – dichiara – ma dovevo farlo per me e per tutte le donne che subiscono questi soprusi”.


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