Video. Maxi blitz all’alba, 72 arresti: i posti dove si spacciava e i nomi


Scacco alla camorra alle prime luci dell’alba: nell’ambito di un’articolata indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli – Direzione Distrettuale Antimafia, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Santa Maria Capua Vetere (CE) hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dall’Ufficio GIP presso il Tribunale di Napoli, nei confronti di 72 indagati (67 arrestati e 5 ricercati), ritenuti responsabili a vario titolo dei reati di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti e produzione, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti

Una complessa indagine condotta tra i mesi di febbraio 2015 e maggio 2017, in merito alla riorganizzazione della gestione delle piazze di spaccio nel comune di Santa Maria Capua Vetere e nelle aree limitrofe (comuni di San Tammaro, Curti, Casapulla, San Prisco e Macerata Campania) conseguente alla disarticolazione del gruppo Fava avvenuta nell’anno 2013.

Grazie agli spunti dati dalle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia e di una intensa attività investigativa sono state individuate le piazze di spaccio nel comune sammaritano che si approvvigionavano degli stupefacenti nella provincia di Napoli.

Stesse piazze di spaccio erano presenti anche in diversi contesti territoriali delle province di Napoli e Avellino:

– un gruppo operante nell’area vesuviana, segnatamente nei comuni di Acerra, Pomigliano D’Arco, Castello di Cisterna, Somma Vesuviana, San Vitaliano e Marigliano. Per tale gruppo è stata riconosciuta anche l’aggravante dell’associazione armata;

– un gruppo attivo nell’area nord-ovest della provincia di Napoli (Comune di Giugliano in Campania);

– un gruppo operativo nell’area nolana e in quella della confinante provincia di Avellino (Comuni di Nola, Cimitile, Camposano, Roccarainola e Avella);

– un gruppo localizzato nei quartieri napoletani di Scampia, Secondigliano e Capodichino.

I nomignoli

I criminali usavano vari metodi per eludere le indagini e le intercettazioni, tra cui l’uso di linguaggio in codice per camuffare il contenuto delle conversazioni (utilizzando termini quali “aperitivo”, “pastiera”, “sfogliatelle”, “arance”, “grappa barricata”, “festa bianca”, “apparecchiare la tavola”, “preparare il presepe”, “gas soporifero”, “bianchetto”, “calzare le scarpe ai bambini” per avanzare richieste di stupefacente, espressioni quali “10 euro di nafta”, “marca da bollo da 10 euro”, “serie A”, “il camino è buono”, “fratello grosso”, “quanti invitati siete”, “portare il verde”, per indicare, invece, la qualità e le quantità richieste di stupefacente) e l’attribuzione di nomignoli per impedire l’identificazione dei colloquianti (“la Signora”, “il Polacco”, “O’ Viking”, “O’ Leone”, “il Messicano”, “il Killer”, “Diablo”, “Pistola”, “Bastone”, “il Geometra” e “O’ Gnu” ).

I luoghi

I luoghi individuati per le attività di spaccio c.d. “al minuto” erano le principali piazze del comune di Santa Maria Capua Vetere, l’area adiacente una chiesa nel comune di San Prisco, la villa comunale del comune di San Tammaro, lo spazio antistante una scuola del comune di Marigliano e diversi circoli ricreativi e sale giochi dell’area vesuviana.

Il GIP, condividendo l’impianto accusatorio dell’A.G. inquirente, ha disposto per 60 indagati la custodia cautelare in carcere, mentre per altri 12 è stata individuata la misura degli arresti domiciliari.

QUESTE LE PERSONE TRATTE IN ARRESTO:
Soggetti destinatari della misura della custodia cautelare in carcere:
1. A. Agostino, classe 1974;
2. A. Luca, classe 1987;
3. A. Antonietta, classe 1983;
4. A. Giuseppe, classe 1984;
5. A. Sandro, classe 1989;
6. B. Francesco, classe 1988;
7. B. Fabio, classe 1992;
8. B.Oreste, classe 1996;
9. B.Oreste, classe 1988;
10. C.Felice, classe 1986;
11. C.Antonio, classe 1966;
12. C.Cesare, classe 1990;
13. D’A.Mario, classe 1990;
14. D’A.Lorenzo, classe 1973;
15. D.Giuseppe, classe 1984;
16. D M.  Mario, classe 1991;
17. DE M.Salvatore, classe 1965;
18. DE V. Biagio, classe 1984;
19. DI N. Pasquale, classe 1982;
20. DI P.Vincenzo, classe 1976;
21. F. Bartolomeo, classe 1965;
22. F. Claudia, classe 1977;
23. F. Angelo, classe 1988;
24. G. Armando, classe 1987;
25. G. Michele, classe 1987;
26. G. Patrizia, classe 1968;
27. G.Carmine, classe 1991;
28. G. Carmine, classe 1981;
29. G.Domenico, classe 1979;
30. G.Alessandro, classe 1982;
31. G.Gavino, classe 1991;
32. L. Osvaldo, classe 1976;
33. M.Irene, classe 1986;
34. M.Antonietta, classe 1991;
35. M. Valentina, classe 1995;
36. M. Paolo, classe 1972;
37. M.Felice, classe 1975;
38. P.Fabio, classe 1984;
39. P. Vincenzo, classe 1987;
40. P.Rosalba, classe 1968;
41. P.Roberto, classe 1968;
42. P. Andrea, classe 1986;
43. P.Giuseppe, classe 1978;
44. R. Roberto, classe 1988;
45. R. Raffaele, classe 1968;
46. R. Margherita, classe 1973;
47. S. Fabio, classe 1971;
48. S.Giovanni, classe 1977;
49. S. Eduardo, classe 1982;
50. T. Giovanni, classe 1989;
51. T.Giovanni, classe 1974;
52. T.Bruna, classe 1981;
53. T. Antonio, classe 1974;
54. V. Giuseppe, classe 1981;
55. V.Vincenzo, classe 1985;
56. V.Giovanni, classe 1982;
57. V. Ciro, classe 1957 ;
58. V. Riccardo, classe 1974.

Soggetti destinatari della misura degli arresti domiciliari:
59. B. Emilia, classe 1969;
60. C.Anna, classe 1971;
61. C.Angelo, classe 1994;
62. D. Maria Carmina, classe 1983;
63. F. Giuseppe, classe 1979;
64. R.Simona, classe 1993;
65. S.Francesca, classe 1985;
66. S. Fabiola, classe 1994;
67. V. Fausto, classe 1970


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