Avvocato del Napoli su cori razzisti: “Arbitro doveva dare il 3-0 a tavolino”


Ieri sera, allo stadio San Siro di Milano, è stata scritta un’altra pagina nera del calcio italiano. Senza considerare la violenza avvenuta fuori ed il drammatico epilogo, i cori razzisti sollevati da tutta la tifoseria dell’Inter contro Koulibaly, la sua espulsione dopo la reazione al giallo e la reazione eccessiva dal capitano Insigne sono episodi che non dovrebbero mai verificarsi in uno sport. Episodi che dovrebbero causare la cessazione immediata della partita.

Di questo parere è l’avvocato della SSC Napoli Mattia Grassani, che è intervenuto ai microfono di Radio Marte per commentare le spiacevoli vicende di ieri. Il legale azzurro difende Koulibaly e giustifica la sua reazione: “L’arbitro doveva avere buonsenso, – dice nelle dichiarazioni riportate da Napoli Today – capire le sensazioni di un giocatore quale Koulibaly. L’ammonizione era abbastanza, doveva fermarsi lì per non alzare una polveriera.”

Per l’avvocato, dunque, la responsabilità maggiore è della tifoseria interista: “Il Napoli non accetterà strumentalizzazioni sul gesto di Koulibaly perché considera il calcio italiano inadeguato.  Di fronte ad una responsabilità oggettiva come i cori razzisti, Mazzoleni non può decidere: deve far rispettare le regole e sospendere la partita, dando il 3-0 a tavolino eventualmente.

“Chi paga poi – continua Grassani – sono le società, considerando che l’espulsione di Koulibaly è stata determinante visto che era il migliore in campo. L’arbitro l’ha fermato, ha visto un fallo lieve senza accorgersi di ciò che accadeva sugli spalti. Stesso discorso può farsi sulla reazione di Insigne


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