Canova, gli Assiri e i gladiatori in mostra: il 2019 è l’anno del MANN


Il 2019 e il 2020 si preannunciano anni importanti per il MANN, protagonista di grandi mostre, del restyling delle collezioni e degli spazi espositivi.

Il 2018 è stato l’anno dei record per il MANN: al 31 dicembre scorso, sono stati 613.426 i visitatori che hanno ammirato collezioni permanenti ed esposizioni temporanee, in aumento del 15.8% rispetto alle 529.799 presenze del 2017; ancora, l’abbonamento “OpenMann”, unicum nel panorama dei musei autonomi nazionali, ha registrato 3.728 adesioni nella fase promozionale. Inoltre Paolo Giulierini ha ottenuto da Artribune la menzione “Migliore Direttore di Museo” del 2018.

Il 2019 è l’ anno del nuovo MANN, delle grandi mostre a partire da Canova fino a Thalassa, ma anche di importanti opere nel palazzo con l’ apertura delle sezioni Magna Grecia e Preistoria, il restyling delle pompeiane, una straordinaria sezione tecnologica lì dove la immaginò Maiuri, il rifacimento e allestimento del terzo giardino, quello della Vanella. Un discorso a parte merita l’immensa opera di riordino e razionalizzazione, mai fatta sin ora, dei depositi MANN, il nostro ‘tesoro’: già avviata nel 2018 ne presenteremo a breve i primi risultati. Nel 2020 Napoli avrà il suo Museo Archeologico come le ultime generazioni non l’hanno mai visto: alla massima fruibilità degli spazi espositivi (basti pensare alle splendide sale con colonne dell’ala occidentale, chiuse da 50 anni, che ospiteranno la statuaria campana) si affiancheranno servizi moderni che porranno il MANN all’avanguardia tra i grandi siti mondiali consentendoci, ad esempio, di ospitare eventi in un auditorium di 300 posti tecnologicamente all’avanguardia”, commenta il Direttore Paolo Giulierini.

LE GRANDI MOSTRE:

Cai Guo-Qiang a Napoli e Pompei (dal 22 febbraio 2019). Dopo il successo dell’esposizione “Mortali Immortali. I tesori del Sichuan nell’antica Cina (in programma al Museo sino all’11 marzo), il MANN
continuerà il proprio percorso di indagine sulla cultura orientale, affidandosi, stavolta, alle suggestioni delle opere di Cai Guo Qiang, uno degli artisti cinesi contemporanei più noti nell’entourage internazionale,
insignito del Leone d’Oro alla Biennale di Venezia nel 1999.

Canova e l’antico (dal 28 marzo 2019).
Tra le collaborazioni avviate nel 2017 con il Museo Statale Ermitage, vi è anche la realizzazione di una mostra inedita dedicata a Canova, con prestiti eccezionali dal Museo di San Pietroburgo, che conserva il maggior numero dei capolavori in marmo del Maestro.

Gli Assiri all’ombra del Vesuvio (dal 6 giugno 2019).
Nel patrimonio del Museo, sono presenti tredici calchi in gesso di rilievi neoassiri da Ninive e Nimrud, i cui originali appartengono alle collezioni del British Museum di Londra e sono esposti nel cosiddetto Assyrian
Basement. La mostra “Gli Assiri all’ombra del Vesuvio” avrà non soltanto la finalità di raccontare le caratteristiche di una grande civiltà del passato, creando un percorso divulgativo accessibile anche grazie alle nuove tecnologie della comunicazione, ma anche di porre in evidenza la straordinaria dimensione del laboratorio culturale partenopeo a fine Ottocento.

Thalassa. Il mare, il mito, la storia, l’archeologia (dal 25 settembre 2019).
Il mare nostrum in esposizione, tramite reperti di archeologia subacquea, provenienti da importanti istituzioni museali internazionali (Londra, Boston, Parigi, San Pietroburgo, Atene, Bodrum): grazie alla mostra “Thalassa”, il MANN si configurerà, sempre più, come centro di cultura euro- mediterranea, capace di tracciare, in un iter dotto e divulgativo al tempo stesso, i percorsi che hanno fatto grande la nostra storia.

A maggio 2019 ci sarà la nuova apertura della Sezione Magna Grecia, uno dei nuclei storici del Museo Archeologico Nazionale di Napoli: il suo ultimo allestimento risale al 1996. A giugno ci sarà l’apertura della sezione Preistoria che raccoglierà gli antichi reperti provenienti da vari centri della Campania, con lo scopo di ripercorrere le vicissitudini, spesso complesse ed alterne, legate al popolamento della Regione.

LE GRANDI MOSTRE DEL 2020

Lascaux 4.0
Per celebrare il riallestimento e la riapertura della sezione preistorica del MANN, l’atrio del Museo ospiterà, da febbraio ad aprile 2020, l’esposizione internazionale sulle famose Grotte di Lascaux. Si tratta di una riproduzione fedele delle grotte francesi rinvenute nei primi anni del ‘900 e rese celebri dalla bellezza delle pitture rupestri, risalenti al Paleolitico superiore, che ne adornano le pareti.
I Gladiatori
Dopo la programmazione a Basilea, tra settembre 2019 e marzo 2020, nel maggio del prossimo anno sarà in calendario al Museo Archeologico Nazionale di Napoli un percorso espositivo sui Gladiatori: la mostra
permetterà non soltanto di presentare al pubblico la collezione delle armi gladiatorie del MANN, ma anche di preannunciare una sua ricollocazione permanente negli spazi museali.
I Bizantini
Da dicembre 2020, proseguirà al MANN la retrospettiva dedicata alle popolazioni che hanno connotato storia e tradizioni del territorio italico: dopo Longobardi ed Etruschi, sarà la volta dei Bizantini, cui verrà dedicata una mostra destinata a riscoprirne l’influsso nel Sud del nostro paese.


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