Bimbo morto a Cardito: sospesa la patria potestà ai genitori per le sorelline


Ai genitori di Giuseppe, vittima del patrigno a Cardito, è stata sospesa la patria potestà. A deciderlo è stato il Tribunale dei Minori, in seguito al brutale pestaggio subito dal povero Giuseppe e dalla sorellina (ricoverata al Santobono), ad opera del patrigno Tony. Tale decisione, promossa dalla Procura minorile, ha portato all’allontanamento non solo della bimba ancora in ospedale, ma anche dell’altra figlia di soli 4 anni.

Quest’ultima, come riporta il Corriere del Mezzogiorno, è stata affidata ad una struttura protetta, mentre la più grande potrebbe essere affidata ad una delle nonne. Il Tribunale, con tale atto vuole tutelare le due piccole, già provate dalla vicenda, in attesa che venga fatta ulteriore chiarezza sulla posizione della madre e venga valutata la reale idoneità dei genitori nel poter badare a loro. In caso contrario non è escluso l’affidamento ad un’altra famiglia.

Tra i genitori non sembra correre buon sangue e questo potrebbe “condizionare” la scelta futura del Tribunale. Il papà, Felice Dorice, ieri ha raccontato che sapeva poco dei figli e che era costretto a vederli in condizioni estreme. Contro Valentina (la madre), invece, si sono scagliati gli altri componenti della famiglia Dorice che chiedono giustizia per la morte del piccolo Giuseppe.

Sempre ieri, il Gip ha convalidato l’arresto di Tony, ma quello che emerso dall’interrogatorio è raccapricciante. L’uomo ha ammesso l’aggressione brutale con manico di scopa, il tutto sotto l’effetto di droghe che consumava abitualmente.


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