A rischio ulivi secolari della Campania: si vogliono abbattere per costruire case


Alcuni patrimoni paesaggistici della nostra terra devono essere tutelati. Perché la bellezza naturalistica non solo è un patrimonio culturale, ma è anche un polo turistico attrattivo che ogni anno richiama milioni di turisti pronti ed entusiasmati di immergersi nel grande dono della natura. Ed è questo il motivo per il quale si è deciso di difendere dalla forzata cementificazione  gli ulivi di Pisciotta, nel Salernitano, che raggiungono un’altezza di oltre 50 metri.

Infatti già da diversi anni il Comune salernitano ha pianificato un nuovo piano urbanistico, come conferma il Corriere del Mezzogiorno, che vedeva la costruzione di nuove strutture turistiche e alberghiere per incrementare il turismo. Questo progetto ha creato uno scontro tra parti, tra coloro che vorrebbero “urbanizzare la zona” e chi invece non vede di buon occhio questo scempio, in quanto rovinerebbe la bellissima riserva naturale.

Per tale motivo è intervenuto il Ministero per i Beni Culturali che ha posto il 21 febbraio un veto alla Regione Campania e al Comune cilentano per la costruzione di nuove strutture turistiche. Strutture che sarebbero in funzione e in piena attività solo nei 2-3 mesi estivi, in quanto il Cilento è soprattutto un polo d’attrattiva turistico prettamente estivo.

Per tale motivo la richiesta fatta il 21 gennaio e che entrerà in vigore entro 30 giorni dovrà ricevere anche il consenso, se pur non determinate, di Palazzo Santa Lucia. Ma la proposta del Ministero non dovrebbe avere nessun ostacolo politico e quindi gli uliveti sarebbero finalmente salvi da ogni minaccia di cemento.

Salvando così anche un pezzo di letteratura italiana, dato che “questi ulivi” sono citati anche da Ungaretti nel suo “Viaggio nel Mezzogiorno”. Distruggerli è come strappare un pezzo di storia letteraria italiana.


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