Bimbo ucciso a Cardito. La sorellina di 4 anni: “Tony è il lupo, è cattivo”


E’ solo una bimba di 4 anni, ma porta e porterà per sempre con se i traumi, gli abusi e le violenze di Tony, l’uomo che ha ucciso di botte il piccolo Giuseppe. La sorellina più piccola si trova ancora oggi in casa famiglia seguita da uno staff di esperti che la stanno aiutando a superare quel lungo periodo vissuto nella paura e nel terrore.

Perchè “Tony è cattivo”, è questo che ripete spesso la piccolina e per tale motivo a casa non ci vuole tornare. Una casa che non esiste più, dopo la morte del fratellino e l’arresto sia di Tony e della mamma, avvenuto poco tempo fa, anche lei complice silenziosa di quella violenza inaudita sui piccoli di casa. La piccola ancora oggi ha atteggiamenti che rivelano tutti i suoi traumi. Va spesso in bagno anche quando non sente la necessità di fare pipì, perchè Tony, quando la piccola si sporcava, la picchiava, le urlava contro e le tirava i capelli.

Anche la scopa, come rivela Fanpage, è per lei uno strumento di tortura e quando ne vede uno scoppia a piangere terrorizzata. Perchè Tony picchiava lei, la madre e i fratelli con la scopa quando facevano qualcosa che all’uomo non andasse a genio. La piccola è silenziosa e sta attenta ad ogni passo ad ogni rumore. Un’accortezza dettata solo da un’immane paura, perchè se in casa qualcuno fosse stato più rumoroso del solito erano botte e basta. Era questo l’unico modo che il patrigno conosceva per educare i figli: la violenza.

 

 


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