La vittoria di Cuore: i topi le hanno mangiato le zampe, ma ora può camminare


Della storia di Cuore ne avevamo già parlato: la cagnolina abbandonata a soli 15 giorni, trovata in fin di vita con gli arti posteriori mangiati dai topi. Il brutale episodio di cui Cuore è stata protagonista è accaduto a Torre del Greco, in provincia di Napoli. Oggi, la cagnolina sta bene, ha circa 3 mesi, e grazie a Margherita Garofalo, direttrice dell’associazione Gli Angeli Randagi del Vesuvio, adesso cammina come tutti i suoi simili.

Cuore ha ricevuto un ausilio ortopedico, che attraverso il sostegno di due ruote, reggenti la parte inferiore del busto del cane, cammina. Maurizio Canazza ha provveduto alla realizzazione della costosa apparecchiatura. Ma, il carrellino sarà cambiato durante la crescita e il cambiamento di peso del paziente. Per lavoro Maurizio percorre centinaia di km per aiutare i cani storpi in giro per l’Italia, costruendo ausili e badando a terapie adatte ai suoi pazienti. Alcuni cani sono nati con problemi agli arti, altri, invece, sono solo stati sfortunati ad avere incontrato la persona sbagliata lungo il proprio percorso. Margherita Garofalo, insieme a Maurizio Canassa, è stata ospite dell’Associazione zoofila Nocerina gestita dalla direttrice Gianna Senatore.

La piccola Cuore, insieme ad altri due cani, ha ricevuto l’atteso carrellino. Per i piccoli pazienti ci vorrà tempo per abituarsi, tante le attenzioni da parte delle volontarie, che di sfortunati da salvare ne hanno tanti. Dobbiamo ricordare che il fenomeno del randagismo e della violenza sugli animali all’inizio di questa torrida estate ha fatto 361 vittime di abbandono. Bisogna sterilizzare, provvedere a sterilizzazioni gratuite. – riferisce la direttrice Margherita Garofalo – Questo è l’unico modo per distruggere il randagismo.

I cani vittime di maltrattamenti, sembrano essere sempre di più. Il numero di trovatelli in cerca di una nuova famiglia aumenta ogni anno. Cuore e gli altri angeli del Vesuvio sono la prova vivente che queste barbarie le possiamo fermare, insieme. Una maggiore empatia verso gli altri esseri viventi è la cura contro la violenza, perché la loro vita è importante quanto la nostra.


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