Carola Rackete messa in libertà: i motivi che hanno causato la decisione del giudice


La comandante della Sea Watch Carola Rackete è stata rilasciata dalla procura di Agrigento. Il GIP infatti non ha convalidato l’arresto e non ha avanzato nessuna misura cautelare.

Si è tanto discusso  di questa giovane ragazza. L’Italia era divisa in due. Chi voleva l’arresto e chi voleva la sua liberazione. Hanno vinto coloro che speravano nel rilascio perché secondo il GIP di Agrigento, Alessandra Vella, la comandante ha agito adempiendo il suo dovere. Mentre il ministro Salvini si mostra molto deluso. La scelta di sbarcare a Lampedusa inoltre non era un’opzione, ma l’unica via percorribile. Le alternative infatti prendono il nome di Libia e Tunisia che non sono ritenuti porti sicuri.

Per quanto riguarda il reato di resistenza a nave da guerra, un’accusa portata avanti dalla procura, il GIP ha dichiarato che il fatto non sussiste poiché la motovedetta della finanza speronata non è una nave da guerra.

Nonostante ciò però la comandante della Sea Watch non potrà lasciare il Belpaese fino al 9 luglio, quando verrà interrogata dai PM sull’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.


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