Sea Watch: Carola Rackete riceverà un premio a Napoli per la sua battaglia


Il caso Sea Watch 3 e la sua protagonista, il capitano Carola Rackete, sembrano suscitare ancora molte polemiche. Il dibattito sull’immigrazione è ancora caldo e l’opinione pubblica si divide ancora tra indulgenti e giustizieri di colei che molti hanno paragonato ad Antigone, altri invece ad una criminale qualunque.

L’ultima notizia che che ha riaperto il caso riguarda l’assegnazione di un premio al capitano della sea Watch, il quale le sarà conferito proprio a Napoli. La città amministrata dal Sindaco de Magistris, che ha più volte dato solidarietà ed appoggio morale a Carola nella sua battaglia.

Quello in questione è Premio Pimentel Fonseca «Honoris Causa», che quest’anno è dedicato proprio al tema delle “Guerre Innocenti” e dell’immigrazione in generale. Ricordiamo che la manifestazione è voluta e promossa dal sindaco di Napoli Luigi de Magristris, dall’assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli e dall’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, realizzata e prodotta dall’associazione culturale «Periferie del mondo-Periferia immaginaria», prologo del Festival Internazionale di Giornalismo Civile «Imbavagliati», diretto e ideato da Désirée Klain. La cerimonia di premiazione si svolgerà  mercoledì 18 settembre alle ore 18 al PAN.

Simona Sapignoli (coordinatrice cittadina della Lega Napoli) ha attaccato duramente la scelta del conferimento alla Rackete del Premio Fonseca. In una nota infatti scrive: “Veniamo a conoscenza che il festival internazionale del giornalismo degli Imbavagliati, sostenuto fortemente dalla amministrazione comunale di Napoli guidata dal sindaco Luigi De Magistris, ha deciso di premiare nei prossimi giorni Carola Rackete, la capitana della Sea Watch 3. Ella ha attentato alla vita di nostri finanzieri (a cui va la nostra incondizionata solidarietà) speronandone la motovedetta pur di condurre la nave nei porti italiani”.

Una scelta vergognosa – continua la Sapignoli – su cui spero l’opposizione in consiglio comunale voglia chiedere conto. Le scelte amministrative e le politiche portate avanti da De Magistris a Napoli in questi anni sono tutte a discapito della città e dei napoletani. Il Sindaco si dimostra ancora una volta un vero e proprio anti-italiano da fare addirittura invidia a Macron che, da buon francese, non perde occasione per alzare lo scontro con l’Italia”.

Insomma, il processo giuridico, politico ed etico alla Sea Watch non sembra avere vita breve. Staremo a vedere come il tutto andrà a finire.


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