Caso Madonna: condannato l’ex fidanzato per omicidio preterintenzionale


Battuta d’arresto per il caso di Alessandra Madonna, Giuseppe Varriale condannato a otto anni e due mesi di reclusione per omicidio preterintenzionale. È quanto stabilito da giudici della Corte d’assise d’appello di Napoli che, modificando le decisioni del Gip hanno cercato di far luce sulla vicenda Madonna.

Alessandra, una bellissima ballerina napoletana, che all’età di soli 24 anni ha perso tragicamente la vita la notte fra il 7 e l’8 settembre 2017 investita e trascinata dall’auto con alla guida il suo ex fidanzato Giuseppe Varriale.

Alessandra, secondo quanto era emerso al momento del fatto, sarebbe morta in seguito al trascinamento del suo corpo da parte del Suv guidato da Varriale mentre il ragazzo continuava ad affermare di non essersi accorto che era rimasta impigliata nell’auto.

Il primo grado si chiudeva nel novembre del 2018 con la sentenza del Gip che, dopo un lungo iter processuale, aveva condannato Giuseppe, l’ex fidanzato della ballerina, a scontare 4 anni e 8 mesi di reclusione, colpevole solo di omicidio stradale e non di quello volontario, di cui veniva accusato dal legale della famiglia di Alessandra.

Una sentenza che fu fortemente contestata dai genitori della ragazza, tanto da portare la madre della ragazza a minacciare un suicidio, mentre in aula veniva data lettura della sentenza stessa. Seppure la pubblica accusa aveva formulato una richiesta di 30 anni di carcere per omicidio volontario, ad oggi la famiglia può dirsi quanto meno più soddisfatta delle decisioni cui è giunta la Corte.


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