Morte Alessandra, il fidanzato condannato ai domiciliari: “L’hanno uccisa due volte”


Alessandra Madonna era una giovane di 24 anni, una ballerina di Melito, che ha perso tragicamente la vita nella notte tra il 7 e l’8 settembre 2017 perché investita e trascinata per metri dall’auto con alla guida il suo ex fidanzato.

Nonostante il fidanzato si fosse sempre dichiarato innocente, parlando di fatale coincidenza, di distrazione della ragazza che si era aggrappata all’auto senza nessun valido motivo, tutti quelli che conoscevano Alessandra, soprattutto i genitori, hanno dal primo momento, hanno pensato ad un vero e proprio omicidio. Inutile è stata anche la corsa all’ospedale di Giugliano, le condizioni della ragazza erano talmente critiche e gravi che è morta dopo poche ore.

Il gip, dopo un lungo iter processuale, ad un anno e poco più dalla morte di Alessandra ha emesso la sua sentenza: Giuseppe, l’ex fidanzato della ballerina, dovrà scontare 4 anni e 8 mesi di reclusione, colpevole solo di omicidio stradale e non di quello volontario, di cui veniva accusato dal legale della famiglia di Alessandra. Gli anni di reclusione richiesti erano in origine 30. Giuseppe per il momento resta ai domiciliari.

Per il giudice la versione del ragazzo è quella che si riscontra con la realtà dei fatti: dopo la discussione avvenuta all’esterno della casa di Giuseppe, egli ha messo in moto il suo Suv per andare via, ma proprio in quel momento Alessandra scivolando dai tacchi si era aggrappata all’auto, all’insaputa del ragazzo, che l’ha trascinata fino a causarle la morte.

La mamma di Alessandra, devastata da questa insulsa pena, minaccia il suicidio, e ha ribadito in aula che: “L’hanno uccisa due volte”.


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