Alan Sorrenti manda i fiori a Pierluigi e Matteo: “Sarete sempre figli delle stelle”


Figli delle stelle“, così si erano definiti Pierluigi Rotta e Matteo Demengo, i due poliziotti assassinati venerdì scorso a Trieste dall’uomo che avevano poco prima arrestato. I due, in un video pubblicato poco prima della tragedia, ascoltavano la famosa canzone di Alan Sorrenti.

Ed è proprio il cantautore napoletano che ha voluto omaggiare i due poliziotti inviando dei fiori alla Questura di Trieste accompagnati da un messaggio. Ecco le sue parole: “Sarete sempre figli delle stelle. Quella canzone, che raccontava dei miei incontri notturni e dei continui voli tra l’Italia e Los Angeles, che mi tenevano sospeso in cielo, aveva un ritornello in cui probabilmente si sono riconosciuti  perché sembra l’espressione musicale della loro missione.

“E a leggere il ritornello, alla luce di quanto accaduto, vengono i brividi: noi siamo figli delle stelle, figli della notte che ci gira intorno, noi siamo figli delle stelle, non ci fermeremo mai per niente al mondo, noi siamo figli delle stelle, senza storia, senza età, eroi di un sogno, noi stanotte figli delle stelle, ci incontriamo per poi perderci nel tempo.

Sono buddista, credo nella circolarità delle cose. Avevano dei volti così belli, si vede che erano bravi ragazzi che credevano profondamente nella loro missione e la affrontavano con gioia. Purtroppo, poi ci sono atti di follia, imprevedibili e ingestibili ma su cui la società dovrebbe interrogarsi profondamente. C’è una rabbia incontenibile che se non viene riconosciuta e incanalata, trova fughe e gesti incontenibili.

“In questo senso, è vero che questi ragazzi sono vittime di un sistema che non funziona. L’unica cosa che posso dire davanti a tanta sofferenza che ha colpito amici e familiari è che mi piace pensare che quella mia canzone li abbia avvicinati alle stelle, nel senso più bello e alto“.


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