Napoli unita nell’ultimo abbraccio a Croccolo: “Carlo, salutaci il grande Totò!”


Napoli ha pianto e piange ancora la morte di un altro grande artista. I funerali di Carlo Croccolo si sono tenuti nel pomeriggio di domenica 13 ottobre nella chiesa di San Ferdinando o degli Artisti, e hanno visto tutta la città radunarsi per dare un ultimo saluto all’attore.

I funerali hanno attirato non solo parenti e amici stretti di Croccolo, ma anche una gran folla di gente comune. Nel pomeriggio assolato di ieri il traffico in piazza Trieste e Trento si è praticamente bloccato all’uscita del feretro, tra gli applausi con cui i partecipanti onoravano il grande attore scomparso.

Tanti sono stati gli omaggi pensati per l’artista napoletano. Croci di palloncini bianchi, due libri per raccogliere le firme con la foto di Croccolo sorridente, l’immagine di padre Pio che spiccava all’ingresso. Ai primi banchi erano sedute la moglie, l’attrice Daniela Cenciotti, “compagna di vita e di arte“, e la figlia Donatella, nata dalla prima moglie Franca.

Ad officiare i funerali di Carlo Croccolo è stato don Giulio, affezionato cugino dell’attore. In una chiesa gremita di parenti, amici, nipotini, il sacerdote ha ricordato il cugino con parole commoventi. “Ha avuto sempre un senso sacro della famiglia“, ha evidenziato don Giulio. “Ricordo il suo rapporto speciale con la madre Giuseppina. Nella sua vita intensa e significativa l’elemento fondamentale è stato il cuore“.

In effetti, un grande attore come Carlo Croccolo non avrebbe potuto non mettere il cuore in tutto quello che faceva. Basti pensare al suo lavoro magnifico quale doppiatore di Totò. Carlo Croccolo cominciò a doppiare il Principe della Risata quando quest’ultimo accusò dei gravi problemi di vista, e fu così professionale che la differenza con la voce originale era impercettibile.

Al lato dell’altare erano presenti i gonfaloni del comune di Castel Volturno, dove Croccolo da tempo risiedeva, e del Comune di Napoli, rappresentato dall’assessore Anna Maria Palmieri. Commovente l’iniziativa di un anziano, che ha innalzato un cartello nella folla: “Carlo salutaci il grande Totò“. Un messaggio di affetto e speranza che ha accompagnato il feretro fino all’uscita della Chiesa


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