Scrittrice segreta vince il primo premio: “Non vi dirò chi sono. Datelo in beneficenza”


Si aggiudica il primo posto nel contest “Ti racconto una bufala”, evento organizzato dal consorzio di tutela della mozzarella di bufala campana DOP e dal mensile “Leggere:tutti” dedicato al filone enogastronomico.

Come riporta Il Mattino, la scrittrice, che si fa chiamare con lo pseudonimo di Filomena Manarola, è del tutto sconosciuta, infatti, alla premiazione non si è presentata, facendo solo sapere, tramite una lettera agli organizzatori, che avrebbe voluto devolvere in beneficenza il premio ricevuto.

Queste le sue parole: «Ringrazio moltissimo per il riconoscimento, ma non sarò presente alla premiazione. Nelle mie previsioni di vita mai avrei immaginato di partecipare ad un concorso letterario e di vincerlo. Non mi chiamo Filomena Manarola e non abito a Bologna, anche se nel nome dietro al quale mi sono nascosta ci sono le mie radici e i luoghi amati della mia vita. Poiché ritengo che la mia mancata partecipazione comporti per l’organizzazione un risparmio di spesa chiedo, se possibile, che la somma, seppur modesta, venga devoluta all’Orchestra Sinfonica dei Quartieri Spagnoli di Napoli».

I vincitori, annunciati durante l’ evento “Food&Book”, tenutosi a Montecatini, vengono dalla voce di Diego De Silva, noto scrittore, al primo posto la misteriosa scrittrice, seconda classificata è Maria Luisa Abetondo di Fagnano Olona (Varese) con «Un sogno ricorrente» e al terzo posto si piazza Daniela Garofalo di Napoli con il suo libro «Una sfida di famiglia».

Proprio De Silva le rivolge un invito: «Penso che questa persona abbia talento e la invito a contattarmi in qualunque forma. Sarei felice di poter leggere altri suoi scritti».

Premi anche per la categoria dei più “piccoli”, gli under 18, il primo premio è di Roberto Alghiri della Scuola Secondaria di primo grado Mazzini di San Nicola la Strada (Caserta) con «Esplosione di gusto».

Entusiasta il presidente del Consorzio Domenico Raimondo: «Tradizione, territorio e tipicità sono le tre T che caratterizzano la mozzarella di bufala campana Dop un prodotto che è diventato un’icona dello stile di vita italiano nel mondo. C’è un legame fortissimo tra la nostra eccellenza e l’arte. E noi, come Consorzio di Tutela, abbiamo voluto provare a esplorarlo con un concorso letterario. Un grazie sincero va a tutti gli autori dei racconti».

Parole cariche di stupore ed entusiasmo anche quelle del direttore del Consorzio Pier Maria Saccani:

«Il risultato è andato ben oltre le nostre aspettative. La mozzarella di bufala campana è parte dei ricordi più intimi, legata ai sentimenti più forti e personali non solo degli autori dei racconti. Siamo di fronte a un prodotto che è più di un’eccellenza agroalimentare, è qualcosa di diverso per gli abitanti dei territori in cui si produce. Rappresenta una parte della vita quotidiana stessa, dei ricordi più antichi, potremmo dire che è qualcosa di ancestrale». 

Motivo di orgoglio campano ancora una volta la tanto amata mozzarella, invidiata in tutto il mondo, ricchezza inestimabile di questa terra ricca di sapori e tradizioni.


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