Rivolta Napoli, la squadra cerca di ricucire ma le Curve sono contro


Il messaggio di Allan ad Edo, l’applauso di Mertens al pubblico e la scelta di andare in ritiro. La squadra cerca di ricucire lo strappo con la società dopo l’ammutinamento post gara di Champions.

Una scelta logica dato che domani sera al San Paolo ritorna il campionato. E non sarà un clima disteso quello che i giocatori troveranno all’interno dello stadio. Un’anticipazione l’hanno avuta ieri, durante l’allenamento a porte aperte per gli abbonati. Un gruppo di ultrà ha infatti accolto il pullman dei giocatori con striscioni e cori. Tanti i fischi piovuti sui calciatori anche dagli spalti, con i supporter azzurri che hanno chiesto rispetto per una squadra giudicata di ‘mercenari’.

Il più fischiato è stato Allan. Il centrocampista avrebbe guidato la rivolta dello spogliatoio dopo una rissa con Edo De Laurentiis. Ieri, secondo ‘La Repubblica’ sarebbe arrivato un messaggio di scuse da parte del brasiliano al vice presidente partenopeo. Scuse che sono partite anche da Mertens che ha applaudito ai tifosi e ha cercato di comunicare a gesti con loro.

CURVE IN PROTESTA – Ma intanto sono apparsi numerosi striscioni in città, da Fuorigrotta al lungomare, realizzati dalla Curva A: “Avete scelto una brutta strada… rispettate chi questa maglia la ama e vi paga!”

E la Curva B è pronta a disertare il San Paolo. Non per protesta ai giocatori ma contro il decreto sicurezza e il Daspo che è avvenuto in questi giorni ai danni di alcuni tifosi, rei di non rispettare il loro posto. Una protesta che ha come slogan un grido: “Liberi di tifare”.

“I Gruppi della Curva B vi scrivono con la speranza che questo non sia un “addio” ma un “arrivederci” alla nostra gradinata. Con la scusa del regolamento d’uso, dopo anni, ci stanno multando se sventoliamo una bandiera con il piede poggiato alla balaustra. O peggio ancora, diffidando se col megafono cerchiamo di coordinare il tifo della curva che ha fatto innamorare tanti bambini di questa maglia (forse anche di più dei risultati sportivi). Sacrificare una vita per la nostra passione ed essere ripagati in questo modo è a dir poco assurdo!

Ci riteniamo una curva sana, che senza mai chiedere contropartite ha fatto dell’amore per questi colori un motivo di vita, eppure avendo a cuore le sorti del Napoli, per la nostra dignità, siamo costretti, dalla partita col Genoa a fermarci affinché prevalga il buon senso e ci consentano di vivere la curva come piace a noi, con le bandiere, i cori e l’aggregazione, senza la quale non ha nessun senso proseguire il nostro percorso! Curva B”.

RITIRO – Intanto, a sorpresa, la squadra da ieri sera è in ritiro per preparare la sfida contro il Genoa. Una decisione presa dall’allenatore dato che l’ultimo comunicato del Napoli demandava al tecnico questa scelta. Un ritiro però che avviene spesso alla vigilia di gare in casa.

La squadra cerca la giusta concentrazione per vincere una partita fondamentale, quella contro il Genoa. Forse la più importante della stagione. Perché i tifosi vogliono solo la maglia sudata. 11 leoni in campo e non nello spogliatoio.


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