Le ‘sardine’ arrivano a Napoli: pronto un flash mob contro Salvini


Una protesta silenziosa ma efficace. Le ‘sardine’ dall’Emilia Romagna stanno arrivando anche in Campania, a Napoli e a Sorrento.

Napoli è pronta a dire No alla Lega con un flash mob organizzato per sabato 30 novembre alle ore 19 in Piazza Del Gesù, nel cuore del centro storico della città. Quel giorno però Salvini non sarà a Napoli ma in visita a Firenze.

Questo l’appello lanciato via social con un evento creato su Facebook:

“Flash mob per partecipare, per contarci, per far nascere una nuova speranza contro le destre. Nato a Bologna da un gruppo di quattro amici, il flash mob ‘Sardine’ ha radunato il 14 novembre in Piazza Maggiore 15mila persone per sfidare in contemporanea Matteo Salvini che ha lanciato dal palco del Paladozza la candidatura di Lucia Bergonzoni alla presidenza della regione Emilia-Romagna.

Da allora in pochi giorni il flash mob si sta diffondendo in tante altre città italiane.
Ci vediamo a Napoli in Piazza del Gesù Nuovo sabato 30 novembre alle ore 19 perchè anche NapoliNonSiLega. Nessuna bandiera politica. Nessuno slogan offensivo.
Portate con voi una sardina disegnata o creata come volete”.

SORRENTO – Anche Sorrento si mobilita contro la visita di Salvini in programma il 23 novembre. “Sorrento Non Abbocca” è il nome della manifestazione che si terrà giovedì alle 10,30 in concomitanza con l’arrivo in città del leader della Lega. “Chiunque vuole partecipare all’evento è invitato a portare un libro per donarlo simbolicamente all’ex ministro dell’Interno” – si legge nel post.

LE SARDINE – Il movimento anti-Salvini si sta diffondendo a macchia d’olio da Nord a Sud e non lascia indifferenti i cittadini della Campania. Nato come una sorta di contro manifestazione, a Bologna ha fatto scendere in piazza oltre 15 mila persone. L’evento era stato lanciato via social e ideato da un laureato di Scienze Politiche insieme a tre suoi ex coinquilini per dire no alla Lega. “Staremo stretti come le sardine, perché saremo in tanti”. Una protesta senza bandiere politiche e pacifica, che vede come simbolo scelto un pesce che però si unisce al branco. E così è stato, perché l’unione fa la forza e Salvini rischia di finire ‘ in scatola’.

 


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