Aversa, scomparso ragazzo di 16 anni: l’appello dei genitori sui social e a “Chi l’ha visto?”


La comunità di Aversa sta vivendo ore di angoscia e apprensione per Renato Menale, adolescente scomparso da due giorni. I genitori hanno diffuso un appello sui social per ritrovare il figlio, e hanno segnalato il caso anche alla trasmissione televisiva “Chi l’ha visto?”.

Il padre Elio Menale descrive brevemente il figlio in un post sul suo profilo Facebook. Renato ha 16 anni e spesso lavora come dj. Lo si può riconoscere dai capelli raccolti in dreadlocks e da un piercing sul labbro inferiore. Il ragazzo è stato visto l’ultima volta lunedì 25 novembre, al liceo artistico di Aversa. Il suo allontanamento risale quindi a tre giorni fa, e l’appello per ritrovarlo si fa più urgente che mai.

La mamma di Renato Menale, intervenuta a “Chi l’ha visto?”, ha spiegato di aver visto il figlio per l’ultima volta la settimana scorsa. “Sabato l’ho accompagnato in metropolitana, perché doveva salutare degli amici. Gli ho raccomandato di non tornare tardi, di tenere il cellulare sempre acceso, e lui mi ha risposto di sì”. Ma il lunedì mattina il figlio non era rincasato.

L’ha quindi chiamato di nuovo e l’ha invitato a tornare. Il ragazzo ha declinato l’invito, ma ha promesso che sarebbe tornato verso le 17. “Quando ho visto che non tornava, intorno alle 17:40, ho iniziato a chiamarlo“, racconta la mamma, “e lui mi ha detto che sarebbe rincasato sul tardi“. Dopo questa chiamata, la mamma non ha più avuto notizie del figlio.

L’indomani mattina, la donna ha avuto conferma del fatto che il figlio era stato con alcuni ex compagni di classe. A una di loro, il ragazzo aveva confidato di volersi allontanare da casa. Le ipotesi sono varie, c’è chi dice addirittura che potrebbe essersi diretto in Toscana, ipotesi che fa angosciare ulteriormente la madre.

Renato, tu sai quanto ti amo e quanto ho cercato di proteggerti“, afferma la madre in collegamento a “Chi l’ha visto?”. “Sei un ragazzo meraviglioso, e stai affrontando un momento molto difficile. A me basta in questo momento che tu mi chiami e mi dici: ‘Mamma, non mi rompere, torno tra un paio di giorni’. E io mi tranquillizzo. Torna a casa da me, datti una possibilità, ti prego”.


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