Napoli, detenuto del carcere di Poggioreale cerca di strangolare un agente


NAPOLI – Agente della Polizia Penitenziara aggredito da un detenuto. E’ successo ieri nel carcere di Poggioreale. Un detenuto napoletano di 30 anni si è lanciato sull’agente spingendola e prendendola a calci. In seguito, l’uomo le ha stretto le mani al collo cercando di strangolarla.

A denunciare l’accaduto è Luigi Castaldo, sindacalista dell’Osaap (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria). «Solo grazie all’intervento dei colleghi della vittima – ha dichiarato Castaldo – è stato possibile evitare il peggio».

«Richiamiamo l’attenzione del Governo – continua Castaldo – su queste problematiche che potrebbero essere affrontate con successo grazie a taser e jammer, attrezzature tecnologiche che farebbero da deterrente ed eviterebbero eventi critici e gravissimi come quello di qualche giorno fa, quando un detenuto ha rischiato la vita per avere ingoiato un microtelefono cellulare per nasconderlo ai controlli. Gesto pericolosissimo scoperto solo grazie a una radiografia in ospedale».

Oltre ad una ferita alla testa, l’agente aggredito ha riportato anche un trauma cranico. L’episodio è accaduto ad una settimana dalla visita di Pietro Ioia, il neo garante dei detenuti del Comune di Napoli, nelle carceri napoletane.

In tale occasione Ioia ha ribadito le criticità della struttura di Poggioreale, avanzando la proposta della sua chiusura. «Non è possibile tenere lì così i detenuti», ha dichiarato Ioia. «Molti di loro dovrebbero sottolineare la malasanità, l’ingiusta detenzione perché quel carcere ti segna. I detenuti con i quali ho parlato continuano a dire che vivono in celle puzzolenti, con mura pericolanti, docce senza acqua calda. Ho avuto molte richieste di colloqui privati con chi è in carcere a Poggioreale e presto li accontenteremo tutti».


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