Coronavirus, italiani da Wuhan in quarantena: stanze isolate, tv e pc


Coronavirus. Allarme in tutto il mondo e, nelle ultime ore anche in Italia. Per i nostri connazionali presenti a Wuhan forse è arrivato il momento poter tornare in Italia. Previsto per loro un periodo di quarantena a Roma, a partire da lunedì, giorno fissato per il rientro.

Gli alloggi considerati adeguati ad ospitare gli italiani di rientro dalla Cina potrebbero essere o una caserma isolata all’interno della cittadella militare della Cecchignola oppure un edificio presente nel parco dell’area militare di Pratica di Mare. Ciò che è fondamentale è la stretta vicinanza all’aeroporto e all’ospedale Spallanzani, così da poter, nell’immediato, provvedere ad un eventuale ricovero.

Sta per scattare l’operazione rimpatrio“, secondo le parole del senatore Pierpaolo Sileri, viceministro della Salute, del M5S. Sarà un Boeing KC-767A dell’Aeronautica Militare, con 99 posti previsti, a riportarli in Italia. L’aereo è già pronto all’aeroporto di Pratica di Mare. Il decollo è prefissato per domani e il rientro per domenica.

Per coloro che rientrano, è d’obbligo assoluto un periodo di 14 giorni all’interno della struttura scelta. Tante le regole da osservare diligentemente, vediamole nel dettaglio.

Ognuno avrà una stanza privata con un letto singolo, un tavolino, una tv, il pc e il telefono. Ciascuna sistemazione avrà un bagno privato. I medici del ministero, vestiti con tute spaziali, capo coperto, guanti e mascherina ben aderente al volto, andranno a visitarli 3 volte al giorno, misureranno loro la temperatura, i parametri vitali, ascolteranno il torace. Tuta, guanti e mascherina protettiva saranno nuovi ad ogni visita, in modo tale da poter garantire la sterilità.

Stefano Verrecchia, il capo dell’Unità di crisi della Farnesina, dice al Corriere: “Potranno anche cucinarsi da soli se vorranno”, prosegue poi in riferimento al fatto che i ricoverati potranno stare a contatto con le rispettive famiglie: “Non li stiamo curando, ricordiamolo, li stiamo solo tenendo sotto controllo, così i nuclei familiari non saranno separati tra loro, perché ci sono anche dei minori tra gli italiani in partenza e l’unico accorgimento sarà quello di far indossare mascherine a tutti i componenti della famiglia quando saranno vicini. Le stanze in questo caso saranno comunicanti. Non è una quarantena vera, si potrà uscire anche all’esterno dell’edificio, purché sempre con la mascherina. E si potranno ricevere le visite dei familiari purché anche loro tengano i volti protetti”.

Individuate anche in Francia, in Germania e negli Stati Uniti, strutture adibite all’accoglienza: rispettivamente Carry-le-Rouet vicino a Marsiglia, caserma di Germersheim in Rheinland-Pfalz e in un luogo non definito in California.


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