“Poche morti dirette, ma un enorme rischio indiretto. Mentre tutti pensano, giustamente, all’allarme coronavirus, i nostri figli rischiano grosso con l’epidemia influenzale. In questo momento, in un silenzio assordante, i dati Influnet relativi alla quinta settimana del 2020 parlano di un’incidenza di 40 casi su 1.000 per i bambini al di sotto dei 4 anni, tre volte di più dell’incidenza media relativa a tutte le classi di età”.
A causa del virus influenzale, gli studi dei pediatri di famiglia sono letteralmente presi d’assalto da genitori che non sanno come affrontare l’emergenza, e che, per di più, sono confusi dalle tante fake news che stanno girando sul coronavirus. L’invito dei pediatri di famiglia è a non lasciarsi prendere dalla psicosi, dal momento che il virus cinese, al di là dei due casi acclarati, non ha contagiato nessun bambino in Italia.
“La vera epidemia dalla quale guardarsi, che può avere conseguenze molto serie per i bambini, è quella influenzale”, afferma D’Avino. “Un’epidemia per la quale abbiamo il vaccino ma che, cosa assurda, non impieghiamo a sufficienza”.
D’Avino auspica che si possano, negli anni prossimi e su tutto il territorio nazionale, programmare delle campagne di vaccinazione antinfluenzale “universale” dedicate almeno ai bambini che non hanno compiuto i sei anni di età.