Weekend a Ischia, i consigli su cosa fare e vedere in 3 giorni


Dopo aver dato qualche dritta su cosa vedere ad Ischia e cosa mangiare, scegliendo tra la sua ottima cucina almeno 5 pietanze da non perdere, vogliamo dare alcuni consigli su come ottimizzare il tempo a disposizione durante soli 3 giorni di vacanza.

Ischia infatti è un’isola che si presta molto anche per un solo weekend, una fuga romantica o una gita fuori porta e raggiungendola con i traghetti Ischia è più facile godersi il viaggio in completo relax.

GIORNO 1
Appena arrivati sull’isola conviene noleggiare uno scooter, per muoversi liberamente, oppure comprare subito dei biglietti giornalieri per i mezzi pubblici. Una delle prime tappe da raggiungere è sicuramente Ischia Ponte. Un posto bellissimo, con l’architettura tipica del Mediterraneo: archi, case bianche che si alternano a palazzi signorili. A fine borgo sorge in mezzo al mare il Castello Aragonese, simbolo di Ischia. E’ possibile visitarlo negli orari di apertura e se si è fortunati ad andare durante il periodo della festa di Sant’Anna, la notte del 26 luglio si potrà assistere alla sfilata delle barche e al famoso “incendio”. Qui i ristoranti non mancano, con piano bar, cucina mediterranea e negozi tipici.

GIORNO 2
Il secondo giorno lo si può dedicare alla cura del corpo, dato che Ischia è famosa per le sue numerose acque termali. Le strutture abbondano su tutto il territorio: Giardini Poseidon a Forio, il Parco Negombo a Lacco Ameno e il Parco Castiglione a Casamicciola Terme sono solo i più famosi. Se ci si reca in estate non possiamo non menzionare il mare di Ischia, con le sue spiagge e la famosa “Baia di Sorgeto”, una vasca termale naturale. La sera ci si può intrattenere nel borgo di Sant’Angelo, il posto più chic dell’isola.

GIORNO 3
La terza giornata, quella del ritorno, in attesa dell’aliscafo o del traghetto la si può dedicare alla cultura. Dopo una passeggiata sul lungomare di Lacco Ameno, tra le sue botteghe e i suoi negozi di souvenir ci si può fermare nei pressi del cosiddetto “Fungo” e scattare qualche foto. Poi recarsi nell’edificio principale del complesso di Villa Arbusto, dove ha sede il Museo Archeologico di Pithecusae che custodisce numerosi reperti antichi tra cui la Coppa di Nestore.


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