Coronavirus, De Luca: “Aspettiamo risultati tamponi. Caserme dismesse in caso di epidemia”


C’è un caso ‘probabile’ della nostra Regione positivo a un primo test al coronavirus. I tamponi sono stati inviati dal Cotugno allo Spallanzani di Roma per ulteriori indagini e in queste ore si attende l’esito.

Queste le parole del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, rilasciate post conferenza stampa:

“Sono tutti preoccupati però dobbiamo avere i nervi saldi. Abbiamo comunicato in tempo reale cosa ci è stato riferito al Cotugno. Tecnicamente è stato inviato un caso probabile per avere la verifica del Ministero della Salute per sapere se è positivo o meno. Non vogliamo dire per ora da dove viene, non cambia molto anche se la soglia di attenzione resta alta. Si dovranno fare indagini sui percorsi fatti, abbiamo chiesto a tutti i sindaci di prendere provvedimenti coerenti su concorsi, scuole chiuse e mezzi pubblici. Grande prudenza e prevenzione, è questo quello che chiediamo. Non dobbiamo trovare solo il caso positivo ma costruire i contatti degli ultimi 15 giorni. Già oggi abbiamo avuto colpi pesanti sul turismo, da Capri abbiamo notizie di una riduzione del 40%, i colleghi di Ischia con il brutto tempo non sono riusciti a venire. Aspettiamo le misure del governo per aiutare chi è in difficoltà, come la sospensione dei tributi. L’Anci parteciperà alla cabina di regia presso la Protezione Civile. Chiediamo di non diffondere notizie false, i canali sono solo la Protezione Civile Nazionale e quella Regionale“.

Sulla chiusura delle scuole voluta da Luigi de Magistris.

“Va bene la sanificazione delle scuole ma già avevamo provveduto in quelle che avevano ospitato seggi elettorali. Poi però bisogna concordare queste chiusure. Non possiamo andare avanti ognuno per fatti suoi perché poi ci sono comuni limitrofi che imitano. Dobbiamo coordinarci con l’istituto superiore della sanità. I trasporti pubblici non possono fermarsi, bisogna avere comportamenti omogenei. Non possiamo chiudere l’Italia, bisogna avere i nervi saldi. Se c’è un contagio si isola il soggetto, si costruisce la rete di contatti e si lavora per contenere il contagio. C’è un’evoluzione continua. Nei prossimi giorni ci saranno tende della Croce Rossa fuori ai pronti soccorsi per evitare contatti con le persone che si recano per altri motivi in Ospedale. Un conto è avere problemi individuali e limitati, in questo caso possiamo evitare l’ampliamento del contagio. Un altro conto è un’epidemia che chiede la messa in quarantena di decine di persone. Dobbiamo avere strutture adeguate come caserme dismesse e sono già pronte. Ma evitiamo allarmismi, neanche in Lombardia sono stati adottati provvedimenti simili”.

 


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