Coronavirus, le proposte degli esperti: scuole chiuse in tutta Italia e niente eventi


I casi di Covid-19 continuano ad aumentare, e l’emergenza si fa sentire ogni giorno di più. Per questa ragione, secondo quanto riporta il Mattino, un comitato scientifico nominato dal premier Giuseppe Conte ha dettato alcune raccomandazioni da tenere per cercare di contenere l’epidemia di coronavirus.

Non sembrano bastare più i provvedimenti a livello locale: gli esperti sollecitano un ulteriore giro di vite, e chiedono agli italiani il massimo del rigore e dell’attenzione.  Tra le raccomandazioni c’è inoltre quella di evitare abbracci e strette di mano, e di parlare ad almeno un metro di distanza.

Agli over 75 e anche alle persone sopra i 65 con patologie viene raccomandato di evitare i luoghi affollati, mentre gli anziano dovrebbero evitare di uscire di casa. “Evitare scambi di bottiglie, bicchieri soprattutto durante attività sportive“, si legge nel testo.

Inoltre “si richiede ai Comuni, agli enti territoriali, alle associazioni culturali, associazioni sportive, al mondo della comunicazione di offrire attività ricreative individuali alternative, che promuovano e favoriscano le attività all’aperto (senza assembramenti) o presso il proprio domicilio“.

Il comitato scientifico ha proposto di limitare la permanenza dei parenti di ammalati nelle sale di aspetto dei pronto soccorso e le visite dei familiari degli anziani ospiti nelle case di riposo. Per di più, si sta valutando di chiudere le scuole sull’intero territorio nazionale.

Queste le raccomandazioni sul coronavirus elencate dal comitato scientifico nominato da Giuseppe Conte. Il diktat è stato inviato al ministero della Salute ed è in attesa di approvazione da parte del del comitato esecutivo allargato. Sarà poi Palazzo Chigi a stabilire quali saranno le restrizioni finali.

Difficilmente le raccomandazioni degli esperti potranno essere modificate. Saranno, quindi, contenute in un nuovo Dpcm, che andrà a sostituire quello adottato lo scorso 1 marzo e in scadenza domenica prossima. Il nuovo Decreto potrebbe essere adottato prima dell’8 marzo, ovvero nelle prossime 24-48 ore, e varrà per l’intero territorio nazionale.

Il punto importante sono i comportamenti e la consapevolezza di ciascuno“, spiega il presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro al Mattino. “Noi non dobbiamo dare false sicurezze, ma dire a tutti di essere attenti ad adottare le raccomandazioni indicate. Dobbiamo lavorare per il paese muovendoci dentro delle regole e degli stili di vita attenti che interrompano quelle che sono le vie di trasmissione classiche“.

Decideremo se andare verso una maggiore o minore severità, a seconda dell’evoluzione dei dati“, ha aggiunto il commissario straordinario Angelo Borrelli.

Il dpcm dovrebbe essere pronto oggi e si prevede che Palazzo Chigi confermi le raccomandazioni suggerite dal team di esperti. Va fermato il contagio e anche in fretta per evitare che il sistema sanitario possa collassare. Le misure, se approvate, avranno valore per 30 giorni, in tutto il Paese, e andranno valutate ogni due settimane sulla base dell’andamento dell’epidemia.


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