Coronavirus, può slittare l’apertura delle scuole: ipotesi proroga fino al 3 aprile


Emergenza Coronavirus. Probabilmente le attività didattiche non riprenderanno più il giorno 16 marzo ma ci sarà una proroga. Secondo quanto detto dal comitato scientifico nazionale, per contenere lo stato di emergenza potrebbe ritardare l’apertura delle scuole. La data prevista per le gite scolastiche già è stata rimandata al 3 aprile.

“Per ora sono state sospese fino al 15 marzo con la possibilità di modificare la decisione in base allo scenario epidemiologico, non è esclusa una proroga. Che la misura non serva, lo escludo. E’ stato detto della definizione del contributo. Può aiutare a contenerlo? Non lo sappiamo. E’ un sacrificio che serve e va fatto. Non è un qualcosa che riusciamo a combattere e vincere solo attraverso l’azione delle istituzioni che è straordinariamente efficace e puntuale. Ma è una partita che riguarda tutti i cittadini e gli italiani.

“In questo momento il nostro Paese è un modello prototipale per contenere l’emergenza e garantire il meglio dell’assistenza sanitaria ai cittadini. Dobbiamo stare uniti ma distanti. Ogni giorno viene fatto un lavoro scrupoloso sull’evoluzione locale per cercare di dare le migliori risposte. Per esempio Savona e Pesaro una settimana fa non erano considerate zone critiche, è fondamentale il meccanismo collaborativo con tutte le realtà regionali. Lo stesso vale per la chiusura delle scuole, in alcune regioni erano già in atto. Il Consiglio dei ministri ha deciso per tutti a seconda dello scenario epidemiologico che si sta configurando”.

Tantissimi i disagi per gli studenti e per le loro famiglie, c’è chi pensa alla possibilità di creare dei corsi pomeridiani, rivolti per lo più a coloro che presentano gravi insufficienze o ancora c’è chi crede nel potenziamento dell’e-learning.

Le soluzioni adottate e da adottare sono innumerevoli, si pensi al fatto che in questi giorni le lezioni si stanno tenendo online con regolari assegni e verifiche da parte dei docenti, cosa mai accaduta prima.

Per quanto concerne le prove INVALSI è stato comunicato che il calendario delle prove per gli studenti dell’ultimo anno di scuola superiore dovrà essere riformulato: le scuole potranno sovvertire tutte le date scelte inizialmente per le prove. Il test Invalsi deve essere fatto in quanto fondamentale per accedere all’esame di maturità.
Proprio la maturità desta maggiori preoccupazioni in questi giorni. Se lo stato di emergenza dovesse proseguire, verranno messe in pratica misure straordinarie anche per la maturità.

Tra le ipotesi vagliate c’è quella che prevede la sola prova orale per i candidati.


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