Coronavirus, due report settimanali sui dati del contagio: più colpiti i maschi, 43 casi tra bambini


Più trasparenza e informazione sana, per bloccare sul nascere il diffondersi delle fake news. L’Istituto superiore di sanità (Iss) ha deciso di comunicare due volte a settimana (il martedì e il venerdì) un report aggiornato per conoscere l’andamento dell’epidemia da Covid-19 nel nostro Paese.

Il primo è stato pubblicato ieri su Epicentro, il portale di epidemiologia dell’Iss con un aggiornamento relativo al 9 marzo alle ore 16. Nel dettaglio nel report sul coronavirus si legge:

“Il tempo mediano trascorso tra la data di insorgenza dei sintomi e la data di diagnosi è di 3 giorni per il periodo 20-27 febbraio (calcolato su 897 casi) e di 4 giorni per il periodo 28 febbraio-9 marzo (calcolato su 3.579 casi). 3.702 casi sono di sesso maschile (62%) (informazione disponibile per 5.959 casi). L’età mediana è di 65 anni (min 0, max 100). Si osserva un aumento della letalità nelle classi di età più elevate”.

 

“Il 21% dei casi risulta ospedalizzato, e tra quelli di cui si conosce il reparto di ricovero (1.545) il 12% risulta in terapia intensiva (Età mediana 69 anni (0-18 anni: 0%; 19-50 anni: 10%; 51-70 anni: 46%; >70 anni: 44%). Sono stati diagnosticati 583 casi tra operatori sanitari, indicando la possibilità di trasmissione nosocomiale dell’infezione. Questo dato potrebbe essere sottostimato in quanto per una parte dei casi, soprattutto quelli diagnosticati più recentemente, non è stata ancora completata l’indagine epidemiologica. Attualmente non è possibile ricostruire, per tutti i pazienti, la catena di trasmissione dell’infezione”.

 

Come si legge sul profilo del Ministero della Salute, i bollettini dell’Iss integrano i dati microbiologici ed epidemiologici forniti dalle Regioni e dal Laboratorio nazionale di riferimento per Sars-CoV-2 dell’Iss. I dati vengono raccolti attraverso una piattaforma web dedicata e include tutti i casi di Covid-19 diagnosticati dai laboratori di riferimento regionali.

Sulla base dei dati disponibili fino alle ore 10 del 9 marzo (8.342 casi riportati sulla piattaforma diagnosticati dai laboratori di riferimento regionale, di cui 1.363 su 1.384 campioni processati confermati dal laboratorio nazionale Iss), l’infezione finora ha colpito maggiormente le persone di sesso maschile (62 per cento). L’età mediana è di 65 anni e la letalità cresce nelle classi di età più elevate (soprattutto tra gli over 80).

L’indagine epidemiologica dell’Iss suggerisce anche che la trasmissione dell’infezione sia avvenuta in Italia per tutti i casi, ad eccezione dei primi tre casi segnalati dalla regione Lazio che si sono verosimilmente infettati in Cina. Il prossimo report sul coronavirus è previsto per venerdì.

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