Coronavirus, comuni del Salernitano in quarantena: colpa di un rito religioso


Con l’ordinanza numero 18 del mese di marzo 2020, per gestire la diffusione del Coronavirus, il Presidente Vincenzo De Luca ha disposto la quarantena per quattro comuni salernitani. Un provvedimento simile era già stato attuato per la città di Ariano Irpino.

Sulla pagina Facebook della Regione Campania, il Presidente ha spiegato i motivi che lo hanno spinto ad adottare tali misure restrittive. 

“La decisione di mettere in quarantena i quattro comuni a sud della provincia di Salerno, è la conseguenza di due iniziative messe in campo da un predicatore e altri suoi collaboratori, in violazione a ordinanze già in essere. Si rimane davvero indignati di fronte a questa irresponsabilità che ha prodotto decine di contagi, la quarantena per quattro comuni e decine di contatti da verificare”.

Oltre ad aver aggirato il divieto di assembramento, si presume che abbiano bevuto dallo stesso calice per proseguire il proprio rito religioso.

La violazione dell’ordinanza già in vigore, che vietava alcuni comportamenti per arrestare l’ascesa del Coronavirus, ha innescato una denuncia penale a carico di quanti hanno promosso l’iniziativa e di chi vi ha preso parte. I danni di quest’azione irresponsabile avranno inevitabilmente ricadute sui cittadini e gli operatori sanitari che stanno lottando fortemente per ridurre il contagio e salvare vite.

Il Presidente conclude promettendo di adottare provvedimenti ancor più stringenti a discapito di comportamenti irresponsabili, applicando le sanzioni previste nei confronti dei partecipanti. Prosegue, dunque, senza sosta il lavoro della Regione per contrastare l’emergenza Coronavirus.


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