Numero verde di supporto psicologico: in una settimana arrivate 30 mila richieste, sono più donne e nonni


Circa 5 mila richieste d’aiuto al giorno sono arrivate al numero verde di supporto psicologico 800.833.833, attivo tutti i giorni dalle 8 alle 24. Creato dal Ministro della Salute e dalla Protezione Civile il 27 aprile, questo numero ha fatto registrare numerose telefonate da parte soprattutto di donne e anziani.

Circa 2 mila i professionisti specializzati (tra psicologi, psicoterapeuti e psicoanalisti) incaricati di rispondere gratuitamente al telefono, oppure on line, alle richieste di aiuto che in questo difficile momento hanno intaccato la salute psicologica delle persone. Paura della morte, isolamento sociale, rischio di perdere il posto di lavoro, disturbi del sonno, sono solo alcuni dei problemi che ha vissuto ogni italiano. Ansia, stress e disagio sono stati d’animo che però vanno tenuti sotto controllo.

Per questo chi ha necessità può chiamare il numero verde. E secondo Maria Assunta Giannini, psicologa e psicoterapeuta, dirigente del Ministero e responsabile tecnico-scientifico del progetto, in appena una settimana sono state 30 mila le chiamate provenienti da tutta Italia. Come dichiarato all’Ansa, a chiamare sono principalmente gli anziani. Tra questi numerosi nonni che non hanno potuto vedere i propri famigliari o che hanno paura di un contagio nella fase 2. Ma anche le donne, in doppia difficoltà.

“Chiamano madri preoccupate per figli giovani, magari problematici o con dipendenze. Così come donne che chiedono aiuto per episodi di violenza in famiglia, e in questo caso le mettiamo in comunicazione con il 1522. In alcuni casi è stato richiesto il supporto del numero verde anche per emergenze, come minacce di suicidio, e si è intervenuti in sinergia con le forze dell’ordine per scongiurare il rischio. In generale i sentimenti principali che ci comunicano, e che chiedono di essere aiutati a padroneggiare, sono ansia, depressione, senso di impotenza”.

Due i livelli di ascolto. Del primo livello (ascolto telefonico) fanno parte più di 500 psicologi dell’emergenza afferenti alle Associazioni del Volontariato della Protezione Civile: Federazione Psicologi per i Popoli, la Società Italiana di Psicologia dell’Emergenza, il Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta, il Centro Alfredo Rampi.

Al secondo livello (ascolto approfondito e prolungato nel tempo) partecipano oltre 1500 psicoterapeuti volontari delle seguenti società scientifiche iscritte nell’elenco del Ministero (D.M. 2 agosto 2017) e facenti parte della Consulta CNOP: l’Associazione Italiana di Psicologia (AIP), l’Associazione Italiana di Psicologia Analitica (AIPA), l’Associazione Emdr Italia, la Federazione Italiana delle Associazioni di Psicoterapia(FIAP), Soci Italiani European Federation for Psychoanalytic Psychotherapy (SIEFPP), la Società Italiana di Psico-oncologia (SIPO), la Società Italiana di Psicologia Pediatrica (S.I.P.Ped), la Società Italiana di Terapia Comportamentale e Cognitiva (SITCC), la Società Italiana Tossicodipendenze (SITD) e la Società Psicoanalitica Italiana (SPI).

 

 

 


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