Coronavirus, sì alla riapertura delle palestre: tutte le regole da rispettare


Coronavirus e palestre: il ministro dello sport, Vincenzo Spadafora, sta lavorando per la riapertura anticipata ma le regole da seguire saranno piuttosto rigide.

Il via libera era fissato per il primo giugno, ma probabilmente la ripresa delle attività avverrà il 25 maggio. Inizialmente l’idea era quella di fissare la riapertura delle palestre addirittura alla data del 18 maggio ma per i gestori dei centri sportivi sarebbe stata un’impresa ardua, considerata l’emergenza Coronavirus.

Per poter ritornare a dedicarsi all’esercizio fisico nei luoghi prestabiliti, sarà necessario rispettare una serie di regole ben precise. Innanzitutto gli ingressi saranno scaglionati, mentre nelle palestre più piccole ci si potrà allenare soltanto su prenotazione. L’uso degli spogliatoi è del tutto vietato, dunque sarà impossibile cambiarsi in loco.

Abolite anche le lezioni di gruppo. Anche in sala le persone dovranno mantenere una distanza di almeno due metri anche se lo spazio ideale è di sette metri a persona.

Gli allenatori dovranno indossare mascherina e guanti. Riguardo gli attrezzi, invece, dovranno essere sanificati dopo ciascun utilizzo. All’ingresso e all’esterno dei locali dovranno essere posti dei dispenser per il disinfettante.

Dunque, regole stringenti che causeranno disagi non indifferenti ai gestori delle palestre. Bisognerà lavorare più a lungo per soddisfare tutti i clienti. Allo stesso tempo i costi saranno maggiori, a fronte di guadagni minori. Senza contare che il timore del contagio potrebbe del tutto scoraggiare la cittadinanza a recarsi in tali centri.

Tuttavia, dopo aver respinto la richiesta dei personal trainer di svolgere la propria attività all’aperto, per evitare trattamenti differenziati, a Palazzo Chigi si lavora per garantire la sopravvivenza dei centri sportivi.


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