Coronavirus, addio all’autocertificazione: cosa cambia dal 18 maggio


L’autocertificazione, con l’avvio della Fase 2 cominciata il 4 maggio, ha portato con sé numerosi cambiamenti come la possibilità di fare attività fisica e visita ai congiunti all’interno della propria regione.

Fino ad oggi però il tutto doveva essere accompagnato da un’autocertificazione nella quale bisognava giustificare lo spostamento, previsto in particolar modo per quattro ragioni:

  • comprovate esigenze lavorative
  • assoluta urgenza
  • situazione di necessità
  • motivi di salute

A partire dal 18 maggio però, non sarà più necessario. Infatti sarà possibile muoversi su tutto il territorio regionale, senza bisogno di dover giustificare il motivo, qualora dovessero esserci controlli delle forze dell’ordine.

Con la riapertura della maggior parte delle attività, come parrucchieri, palestre e ristoranti, nonché la possibilità di fare visita agli amici, la mole di persone che si sposterebbe sarebbe troppo grande, rendendo dunque impossibile sottoporre chiunque a controlli.

Resta al buonsenso dei cittadini non creare situazioni di assembramenti e di utilizzare tutti i dispositivi previsti di sicurezza, su tutti le mascherine.

L’autocertificazione, però, resterà ancora valida per gli spostamenti fuori regione. Al momento, infatti, e probabilmente fino al 1 giugno, non sarà possibile recarsi altrove per motivi diversi dal lavoro o salute.

Le misure restrittive, infatti, potrebbero rimanere ancora per un po’ valide per quanto riguarda i viaggi tra regione e regione, il tutto per non alterare i buoni risultati raggiunti nelle città in cui il tasso del virus è divenuto molto basso e per contenere il rischio di nuovi contagi.

Il modulo, da presentare in caso di necessità e tuttora in vigore, è scaricabile dal sito del Governo nella sezione Coronavirus.


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