Campania: niente bonus a medici e infermieri che combattono il coronavirus


I medici impegnati nel lavoro anti-covid non avrebbero avuto riconoscimenti all’altezza del loro prezioso lavoro. Il disappunto verso il governatore della Campania, Vincenzo de Luca, è stato espresso da Paolo Ficco, presidente della Saues (sindacato autonomo urgenza emergenza sanitaria).

Ficco si è scagliato contro De Luca per “la mancata assegnazione del bonus-premio ai medici di emergenza sanitaria della Campania quale riconoscimento del particolare impegno profuso nel corso dell’attività professionale svolta durante l’emergenza Covid-19″. Queste le parole rilasciate all’agenzia Nova Campania.

In base a quanto afferma, i medici impegnati giorno e notte nella lotta alla terribile pandemia che ci ha colpiti, non hanno avuto riconoscimenti adeguati a tutti gli sforzi fatti. Ricordiamo che alcuni di loro, intenti nel loro lavoro, hanno contratto il virus, parecchi purtroppo sono deceduti.

“Davvero non si capisce per quale ragione questi medici, che nel corso di questa grave emergenza hanno dimostrato uno straordinario impegno e dedizione affrontando questa battaglia in condizioni difficilissime oltre che rischiose, debbano essere penalizzati. L’attribuzione dei mille euro di premialità ai medici del servizio 118 e di Pronto Soccorso è un riconoscimento dovuto a questi professionisti che hanno dovuto affrontare un carico di lavoro massacrante, un rischio biologico elevatissimo, garantendo sempre risposte concrete anche laddove le richieste andassero oltre i propri compiti”. Le sue parole sono dure e per tantissimi versi vere. Ficco pensa sia giusto che tanto sacrificio venga ripagato come merita, soprattutto se si pensa che in tanti casi è stato scontato a caro prezzo.


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI