Camorra, dopo 35 anni pagavano ancora i killer di Siani: la storia del clan Polverino


Marano – Clan Polverino. È di stamattina la notizia secondo cui i carabinieri durante un’operazione eseguita a Marano, hanno provveduto alla cattura di 16 persone, accusate di aver compiuto delitti di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti e all’intestazione di beni, aggravati dal metodo mafioso.Sarebbero soggetti collegati al clan Polverino.

Alcuni membri del clan, sono condannati in via definitiva all’ergastolo perché esecutori materiali del cronista de Il Mattino Giancarlo Siani, ammazzato dalla camorra il 23 settembre del 1985. E’ stato accertato che i Nuvoletta prima, e ad oggi i Polverino e gli Orlando hanno provveduto al sostentamento economico delle famiglie dei due killer che non hanno mai rescisso il loro vincolo criminale. Ma chi è questo clan? Come è nato?

LA STORIA

Si dice che il clan Polverino sia nato negli anni ’90 da una costola del clan Nuvoletta, ormai allo sbando per i numerosi arresti dei capi. L’organizzazione è stata fondata da Giuseppe Polverino, detto “Peppe ‘o barone”, e aveva sede a Marano e nei comuni limitrofi. È in questo momento, secondo gli inquirenti, che “‘0 barone” ha la possibilità di fare il salto di qualità, organizzando un summit a Marano, a cui parteciparono gli esponenti di numerosi clan della città, ma anche i referenti dei Nuvoletta.

In questo summit si concorda che gli affiliati ai Nuvoletta potevano scegliere se passare dalla parte del nuovo clan, oppure fare affari in autonomia ma sempre concordandoli con Polverino, così, diversi membri degli Orlando, famiglia storicamente legata ai Nuvoletta, hanno scelto di diventare autonomi, mentre le famiglie Simioli e Ruggiero decisero di unirsi al nuovo clan.

IL RE DELL’ HASHISH

Il re dell’hashish era l’altro soprannome di Giuseppe Polverino, poiché dagli anni 90 fino al 2010 era il suo clan a gestire il traffico e lo spaccio di questa droga proveniente dal Marocco e diretta in Italia tramite la Spagna. Fu proprio in Spagna che nel 2012 fu arrestato ed estradato in Italia dopo 2 mesi.

Il suo posto lo prese Giuseppe Simioli ma anche egli fu arrestato nel 2017. Il 30 maggio 2019 è stato arrestato nel Marocco, Raffaelle Vallefuoco, l’ultimo boss di quello che resta dell’organizzazione ancora attiva in Spagna. Vallefuoco era inserito nell’elenco dei latitanti più ricercati dalla Guardia Civil.

L’ 11 dicembre 2019, Giuseppe Polverino e Giuseppe Simioli sono stati condannati all’ergastolo. Polverino e Simioli furono ritenuti responsabili dell’omicidio di Giuseppe Candela, avvenuto nel luglio 2009 a Marano. Secondo le indagini, Candela, che era un membro del clan Polverino, fu ucciso perché gestiva i suoi affari in autonomia e non rispondeva più al clan.

Qui il video dell’arresto del boss Giuseppe Polverino.

Fonti:


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